Dopo il bombardamento ed un fugace pasto (un pezzo di pizza alla norma), mi sono recato al Teatro greco dove è stata fissata la prima visione del film Incautos di Migue Bardem Aguado. Il film narra di truffatori “artisti”, per cui l’unica verità è che tutti potrebbero mentire.
Al termine dalla pellicola ha avuto inizio la premiazione dell’ITALIA FILM FESTIVAL, prima di descrivervi la serata, voglio farvi partecipi di un mio ricordo “da bimbo”. Quando ero piccolo, passavamo l’estate con la mia famiglia in una località qui vicino (NdG. vicino Taormina) e in questo paese era usanza organizzare per l’estate un festival canoro, dove i bambini potessero dimostrare le loro abilità vocali… Il palco era un normale palco di Piazza, spoglio e con qualche faretto, due persone più spigliate del paese si improvvisavano conduttori, mentre il “direttore artistico”, la maestra del catechismo, assisteva in silenzio alla manifestazione salendo solo alla fine per i ringraziamenti del caso. Beh, ieri, a parte la location e i nomi pressocchè ‘altisonanti’, la situazione era la medesima. Un salto nel tempo regalatomi da Felice Laudadio.
Il teatro si presentava con la scenografia spoglia e un paio di omini seduti con i loro strumenti d’orchestrina che sembravano finti, ma che purtroppo erano veri! Appena ha avuto inizio la premiazione, l’orchestrina improvvisata, ha comminciato a suonare e sul palco sono saliti l’ottimo “Steve” DellaCasa e la pregevole Grazyna Torbicka, che hanno cercato di condurre il Festival improvvisando e portando in porto questa macchina “minimalista”, talmente minimalista che praticamente era come una festa di paese, con la differenza però che in questo caso c’è stata la diretta su RAISAT. Speriamo sia solo un anno di transizione e che negli anni a venire tutto possa passare da una situazione paesan-popolare ad una manifestazione degna di essere intitolata: ITALIA FILM FESTIVAL. Ma questa manifestazione era proprio necessaria? Ai posteri l’ardua sentenza…
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