Una vera e propria mazzata nel momento più delicato per la società rossazzurra. Non arrivano buone notizie per il Calcio Catania dalla sentenza del tribunale di Catania sul procedimento cautelare promosso dal curatore della Calcio Catania servizi, società controllata dal Calcio Catania e che ha gestito per anni il centro sportivo di Torre del Grifo, dichiarata fallita il 29 settembre 2020. La giudice Lidia Greco ha infatti accolto parzialmente le richieste della curatela, disponendo il sequestro conservativo di 1,9 milioni di euro nei confronti della società rossazzurra, pignorando di fatto beni mobili, immobili o somme e cose dovute al Calcio Catania da parte di terze persone. La richiesta del ricorrente era di un sequestro fino a 3 milioni e 300mila euro.
Si tratta probabilmente un colpo da KO tecnico per il club etneo, colpito da una pessima notizia ancora una volta alla vigilia di una gara di campionato, che la squadra di mister Francesco Baldini giocherà domani alle 15.00 allo stadio Angelo Massimino contro il Foggia in un clima sempre più infuocato.
Chi temeva quindi che quella legata all’udienza prefallimentare del 16 novembre non fosse l’unica preoccupazione con cui fare i conti aveva pienamente ragione, perché adesso per il Catania si delinea un quadro economico sempre più insostenibile, proprio alle porte di quella decisione che potrebbe mettere la parola fine ai settantacinque anni di storia del club. I legali del Catania faranno ricorso, ma per molti sono fondati i timori che tale sentenza – lunga oltre 60 pagine – rappresenti un indirizzo di ciò che potrebbe accadere dopo l’udienza di martedì prossimo.
In tal senso resta da chiarire quali saranno le valutazioni del giudice verso la gestione del club da quando è stato rilevato da Sigi, che sembra non essere stata messa nel mirino dalla sentenza di oggi, poiché oltre all’ex amministratore delegato del Calcio Catania, Giuseppe Di Natale, il ricorso è stato rigettato anche per l’attuale amministratore unico del club Nico Le Mura. Condannati al risarcimento invece, almeno per il momento, gli altri amministratori che si sono avvicendati al timone della gestione del club e del centro sportivo rossazzurro. La richiesta di sequestro conservativo è stata infatti disposta per Pietro Lo Monaco e Davide Franco per la somma di 1,2 milioni di euro, per Giuseppe Franchina per 693mila euro e Giovanni Luca Astorina per 635mila euro.
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