CATANIA Grazie ai poteri speciali per lemergenza traffico il sindaco Umberto Scapagnini avrebbe dovuto realizzare parcheggi sotterranei «ma al posto dei parcheggi sorgeranno dei centri commerciali serviti da relativi parcheggi». Questo il giudizio tranciante del Gip di Catania Luigi Barone che ha messo sotto inchiesta il primo cittadino di Catania e quattro suoi collaboratori, disponendo il sequestro di due dei nove cantieri in cui si stanno realizzando i parcheggi multipiano su aree pubbliche in base alla normativa sullemergenza traffico.
LINDAGINE: Dunque unaltra tegola per il medico personale di Berlusconi che è già sotto processo per la vicenda dei contributi per la cenere vulcanica elargiti a tutti i dipendenti comunali due giorni prima delle elezioni che lo hanno riconfermato sindaco. Per il momento laccusa è di abuso dufficio aggravato e continuato. Ma le indagini del Gico, coordinate dai pubblici ministeri Giuseppe Gennaro e Francesco Puleio, hanno aperto uno squarcio sul sistema di potere catanese che coinvolge politici, funzionari e una parte del gotha dellimprenditoria cittadina.
La tesi dellaccusa è che il sindaco Scapagnini e i suoi collaboratori avrebbero palesemente favorito determinate imprese in un contesto in cui le stesse gare dappalto sarebbero poco più che una farsa o come dice il Gip «simulacri di gare». Al momento il sequestro preventivo è stato disposto per i parcheggi Europa e Lupo, i cui lavori sono stati entrambi assegnati ad un raggruppamento di imprese.
LE IRREGOLARITÀ: Lungo lelenco di irregolarità che si sarebbero consumate nellassegnazione degli appalti col sistema del Project financing. Centrale il ruolo del direttore dellufficio speciale per lemergenza traffico, Tuccio DUrso, e dei tre componenti la commissione di valutazione delle proposte di aggiudicazione Mario Arena, Salvatore Fiore e Giovanni Laganà. DUrso avrebbe addirittura «operato lanticipata e illegittima apertura delle buste contenenti le proposte presentate dalle società partecipanti» e dopo aver verificato che la proposta per un parcheggio era stata inserita nella busta errata le avrebbe tranquillamente scambiate archiviando il tutto come «inconveniente di imbustamento».
Unirregolarità palese che aveva suscitato la protesta dellallora presidente della commissione Luigi Passanisi (che è anche magistrato del Tar). Reazione che però non aveva sortito alcun effetto, tanto che Passanisi si era dimesso ma le gare erano andate avanti. Il Gip le paragona a «un complesso gioco delle tre carte». È infatti emerso «che tutte le licitazioni sono andate deserte e che le gare sono state tutte di volta in volta aggiudicate allimpresa promotrice, risultata di fatto lunica partecipante».
LA SVOLTA: Ma il meglio viene dopo. Il 26 aprile 2006 viene stipulata una modifica alloriginaria convenzione per i parcheggi Europa e Lupo. «Con due distinte scritture private lingegner DUrso per il Comune e Ennio Virlinzi, quale rappresentate delle società parcheggio Europa e Lupo, pattuivano la modifica delle regole fissate inizialmente nellavviso di gara». Nella convenzione originaria, oltre agli spazi da adibire a parcheggio, alla società appaltatrice venivano concesse per 15 anni anche delle aree a raso attualmente adibite a sosta.
Con la scrittura privata «la gestione dei parcheggi a raso viene sostituita con la realizzazione di superfici commerciali pertinenziali nel limite del 15% della superficie adibita a parcheggio» specificando inoltre che le concessionarie «godranno del diritto di superficie per 40 anni, che tali superfici potranno essere cedute a terzi o concesse in locazione e che il relativo prezzo è lasciato libero tra le parti». Così facendo, osserva il Gip, sono state sostanzialmente modificate originarie condizioni del bando.
IL MAGISTRATO: Ma soprattutto «si è passati dalla realizzazione di parcheggi a quella di due centri commerciali», tra laltro «in zone nevralgiche dal punto di vista dellassetto urbanistico e dei flussi mercantili della città». Perché Piazza Europa, vicino al lungomare, è una delle zone di maggior pregio commerciale di Catania e così pure Piazza Lupo, in pieno centro storico. Per non dire che si annacqua e di molto loriginario fine per il quale erano stati concessi i poteri speciali a Scapagnini, cioè lemergenza traffico. Lo stesso Gip fa rilevare che le zone destinate a parcheggi sotterranei finiranno per essere ulteriormente congestionate «e la restante superficie destinata a parcheggio potrebbe nelle migliori previsioni essere sufficiente a fronteggiare laggravio di traffico determinato dalla nascita dei predetti centri commerciali».
A suo tempo rilievi sulle procedure di appalto erano stati mossi dallo stesso collegio di difesa del Comune e persino il prefetto di Catania, Cancellieri Peluso, aveva espresso le proprie riserve in una nota inviata alla presidenza del Consiglio.
(fonte: Corriere della Sera del 04/09/2007)
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