Ventinove quintali. È questa la quantità di carne di cavallo che è stata sequestrata a bordo di un autocarro a Villa San Giovanni (in Calabria) proveniente dalla Campania diretto in Sicilia. Tutti i ventiquattro pezzi di carne equina sono stati trovati senza documenti di bollatura sanitaria e di tracciabilità. Sono tre cittadini campani denunciati per macellazione clandestina che adesso dovranno pagare sanzioni per un totale di 12mila euro.
A sequestrare la carne, trasportata su un furgone che era stato noleggiato proprio per questa operazione, sono stati i carabinieri della forestale di Reggio Calabria. Da controlli più approfonditi, effettuati negli uffici della Polstrada, è emerso che la carne trasportata era priva dei timbri sanitari necessari per risalire alla provenienza e al macello. Unico simbolo sarebbe stata una macchia rossa. A redigere i verbali sono stati i veterinari dell’Asp.
Stando a una prima ricostruzione, la carne era destinata al mercato siciliano, in particolare ai territori del Catanese e del Siracusano. In seguito al sequestro, tutta la merce è stata portata in un’azienda specializzata dove è stata immediatamente distrutta.
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