Senza casa abbandonati al loro destino «Lasciati fuori dall’assessorato»

La situazione dei senza tetto in città non trova una soluzione, l’emergenza è ormai tangibile.  Le proteste sono quasi all’ordine del giorno, le richieste di incontro con l’amministrazione anche così come le assemblee cittadine per affrontare il problema. 

L’emblema di quella che è ormai una situazione incacrenita, sono proprio le condizioni in cui versa l’assessorato alle Attività Sociali: ricevimento al pubblico sospeso da diversi mesi, le linee telefoniche che non funzionano, portone puntellato. 

All’assemblea sull’emergenza abitativa  che si è svolta il 2 aprile scorso, il Comitato di lotta per la casa 12 Luglio e’ stato chiarissimo, «Abbiamo voluto fortemente l’assemblea che viviamo come una ripartenza di un rapporto di civile e democratica collaborazione con l’amministrazione comunale – dice Toni Pellicane -. Tra gli argomenti trattati è venuto fuori quello dell’assistenza economica straordinaria che molte famiglie con lo sfratto per morosità incolpevole potrebbero utilizzare per sanare il problema tra loro i il padrone di casa, lo stesso sindaco Orlando ha confermato che la disponibilità economica c’è e gli assessori Abbonato e Ciulla ci hanno esortati ad accompagnare le famiglie interessate presso l’assessorato alle attività sociali, cosa che abbiamo fatto ieri e  al nostro arrivo lo scenario che troviamo qual è stato? Un portone sbarrato,  l’assessora Ciulla non c’era (per onesta’ va detto che ce lo aveva comunicato), ma non c’erano nemmeno la dirigente e la funzionaria che è in ferie……morale della favola ? Si predica bene ma si razzola male. Le famiglie – aggiunge – ieri, si sono presentate perchè proprio durante l’assemblea sull’emergenza abitativa, gli era stato detto di farlo. L’assessore Ciulla sapeva benissimo che le famiglie, sarebbero andate accompagnate dal Comitato di lotta per la casa 12 Luglio, lo sapeva anche perchè avevamo mandato una mail per confermare all’Assessora che saremmo andati, chiedendogli di dare disposizioni agli uffici di ricevere le famiglie, cosi come era stato concordato durante l’assemblea.

In ogni caso è veramente assurdo che un assessorato al quale si rivolge gente che ha bisogno venga chiuso giustificando che la cittadinanza è stata avvisata attraverso il sito web del Comune, forse pensano che i poveri, i senza casa, chi non ha di che mangiare abbiano, tutti, la possibilità o la lucidità di andare a visionare un sito web prima di andare a chiedere un sostegno ?
E’ altrettanto triste  – conclude Pellicane – e assurdo che un assessorato resti paralizzato perche’ l’assessore non e’ in sede, con la dirigente bisogna fissare per tempo un appuntamento ma quasi sempre le linee telefoniche risultano staccate, la funzionaria e’ in ferie…qualcuno ci spiega con chi devono comunicare le famiglie con gravi disagi socio-economici?»

«Brutta avventura per alcune famiglie dei senza casa che, nonostante un appuntamento con gli uffici delle Attività sociali del comune di Palermo, hanno trovato il portone chiuso – dice il capogruppo Idv al Comune Filippo Occhipinti -.Era una favola , tutto sembrava funzionare per il verso giusto – dice – e invece, al primo appuntamento, l’assessorato si fa trovare letteralmente chiuso. Una ventina di famiglie, invitate dallo stesso assessore a presentare domanda per un contributo straordinario durante l’assemblea tenuta a Villa Niscemi il 2 aprile scorso, alla presenza del Sindaco, hanno trovano le porte dell’assessorato sbarrate. Il Sindaco, presente all’assemblea, prenda i dovuti provvedimenti se dovessero emergere delle mancanze, dalla sanzione disciplinare alla dirigente del servizio alla rimozione dell’assessore Ciulla».

Anche Nino Rocca che porta avanti la battaglia per i senza tetto e i più deboli in genere di questa città, negli ultimi mesi in particolar modo denuncia il disinteresse da parte dell’ amministrazione comunale che dice «Nella sua complessità fatta di politici, amministratori, burocrazia ci sembra ancora poco adeguata a rispondere al grido di aiuto che viene da chi non ha voce in capitolo perchè è l’escluso dalla società discriminatoria in cui viviamo».

Marta Genova

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