LA COMMISSIONE AMBIENTE E SANITA’ DI PALAZZO MADAMA ANNUNCIA UNA MOZIONE SUL CASO
“Il Muos va smantellato, senza se e senza ma”. E’ stato categorico il presidente della commissione Ambiente dell’Assemblea regionale siciliana, il 5 stelle Giampiero Trizzino, con i parlamentari della Commissione Ambiente e Sanita’ del Senato, incontrati oggi nella sede della prefettura di Caltanissetta.
Una missione ‘speciale’per gli eseponenti di Palazzo Madama arrivati in Sicilia con l’obiettivo di raccogliere elementi sul contestatissimo sistema di comunicazioni satellitari delle Forze armate statunitensi, che sta per essere ultimato nella base della Marina Usa di Niscemi.
All’audizione erano presenti anche il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, e gli assessori regionali alla Sanita’ e all’Ambiente, rispettivamente Lucia Borsellino e Mariella Lo Bello.
“Alla luce degli elementi raccolti dalla commissione Ambiente dell’Ars -ha spiegato Trizzino- appare evidente come rimangano tuttora aperti interrogativi sotto il profilo della tutela ambientale e sanitaria, nonche’ della sicurezza dell’aviazione, tali da impedire il superamento del principio di precauzione”.
“E’ la prima volta -ha concluso il deputato- che il Senato si interessa in maniera diretta della questione. Speriamo che la cosa sortisca effetti positivi in Parlamento”.
Trizzino, insieme con tutto il M5S, è da sempre in prima linea nella lotta contro il Muos.
La novità di oggi, è la posizione assunta da Crocetta, che secondo quanto riporta la nota del M5S, “ ha ammesso che la relazione dell’Istituto superiore di sanita’, che ha spalancato le porte alla costruzione dell’impianto, è carente”.
In effetti, sono mesi che gli esperti che aveva nominato la stessa Regione siciliana, in primis, Massimo Zucchetti, docente del Politecnico di Torino, lo sostengono.
Il Presidente della Regione ha quindi rilaciato questa dichiarazione alle agenzie di stampa:
“Per noi questa vicenda non è chiusa perché c’e’ un problema legato anche alla presenza degli impianti esistenti. Se gli americani intendono mantenere ancora in funzione gli impianti esistenti e aggiungere anche il Muos, allora i limiti previsti dalla legge saranno superati ampiamente”.
Per quanto riguarda i senatori in missione a Caltanissetta, hanno annunciato che la vicenda Muos presto sara’ oggetto di una mozione a Palazzo Madama. Lo ha detto il presidente della commissione Ambiente del Senato, Giuseppe Marinello (Ncd):
“Il problema -ha detto il senatore- non e’ quello che vogliono fare gli americani. C’e’ una forte volonta’ del Parlamento e in particolare del Senato di esprimersi con un atto compiuto. Nelle prossime settimane noi voteremo una mozione su questo argomento”.
Oltre a Marinello, erano in prefettura oggi anche i senatori Paolo Arrigoni, Aldo Di Biagio, Emanuela Granaiola, Patrizia Manassero, Venera Padua e Paola Taverna.
Ricordiamo che una mozione è già stata presentata a Montecitorio dallinter-gruppo Parlamentari per la Pace, lo scorso 11 febbraio, in cui si denuncia la incostituzionalità del Muos di Niscemi: manca, infatti, la ratifica del Parlamento sulla sua installazione (violazione degli artt. 11, 80 e 87 della Costituzione).
E, intanto, cresce l’attesa per il pronunciamento del Tar sulla vicenda che è atteso per il prossimo 27 Marzo. I giudici sono chiamati ad esprimersi sulla legittimità del percorso autorizzativo. Il ricorso è stato presentato dagli attivisti No Muos e sostenuto da alcune amministrazioni comunali.
Fin qui la cronaca. A conclusione della quale, sorge spontanea una domanda: come mai questo improvviso e intenso interessamento su una questione che gli attivisti denunciano da almeno due anni?
A volere pensare bene, i politici hanno deciso di rimettersi al servizio del territorio. A volere pensare male, siamo in campagna elettorale. Ed è quindi un ottimo momento per ricordarsi del diritto alla Salute, e del diritto alla partecipazione democratica dei territori in scelte così delicate e impegnative.
Un’altra ipotesi potrebbe essere quella secondo cui le denunce al Tar e in altre sedi giudiziarie, stanno facendo venire fuori tutte le criticità della vicenda. Ed è quindi ora di correre ai ripari.
Ad avvalorare questa possibilità, anche le recenti dichiarazione dell’ex Procuratore di Caltagirone, Francesco Paolo Giordano (che il 6 Ottobre 2012 aveva ordinato il sequestro del cantiere del Muos, poi annullato) che, parlando della questione, ha detto chiramente che “è ancora aperta”.
Sia quel che sia, si tratta di un riconoscimento della fondatezza della battaglia No Muos.
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