“Sempre in prima fila a difesa dei lavoratori. A cominciare da quelli ingiustamente licenziati”

VERSO IL CONGRESSO NAZIONALE DELLA FABI/ INTERVISTA A GIOVANNI FERRO,COORDINATORE DEL SINDACATO A CALTANISSETTA

Nel 1997 Giovanni Ferro, stanco della militanza confederale, decideva di aderire alla Fabi ed a poco a poco, forte del suo carisma, creava il Sindacato Autonomo Bancari Fabi di Caltanissetta.

Accanto a se ha trovato Stefano Leone di Trapani e Carmelo Raffa, punti di riferimento della Fabi siciliana che lo hanno incoraggiato in questa nuova attività che a distanza di 16 anni si è dimostrata vincente.

Ferro ci dicono che Lei ha dedicato quasi una vita per il sindacato, è vero?

“Ho cercato di fare e continuo ad operare per aiutare la gente sia col Sindacato che attraverso altre Associazioni che si occupano di coloro che soffrono. Per quanto riguarda il sindacato, dopo aver constatato una profonda delusione in un sindacato confederale, ho deciso 16 anni fa di abbracciare un nuovo progetto con gli amici della Federazione autonoma bancari italiani. Il sindacato Fabi oggi nel piccolo territorio di Caltanissetta rappresenta un punto di riferimento certo per i bancari in attività di servizio ma anche per gli esodati ed i pensionati”.

Avete dato assistenza particolare a vostri associati?

“Certamente abbiamo assistito colleghi ingiustamente licenziati da parte di Istituti di Credito che hanno avuto riconosciuti i propri diritti, grazie anche ai nostri interventi”.

Al Congresso Nazionale anche Voi con “Forza Lando!”?

“Sicuramente ed a proposito di ciò mi vengono in mente le frasi di Carmelo Raffa nella sua relazione presentata il 6 dicembre al Congresso Provinciale di Palermo: ‘La Fabi da quattro anni ha una guida stabile e sicura e porta il nome di Lando Maria Sileoni. Il nostro Segretario Generale si è fatto apprezzare anche dalle altre Organizzazioni Sindacali e temere ma rispettare dalla controparte che si trova davanti una Persona competente, tenace, determinata ed in grado di ricercare e trovare soluzioni adeguate alle problematiche, sempreché i rappresentanti delle Banche siano disponibili a trovarle”.

 

 

Redazione

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