A Palermo, è imminente il terzo appuntamento dell’iniziativa Aspettando una marina di libri organizzata dalla casa editrice Sellerio: domani, (oggi per chi legge) Mercoledì 29 maggio alle 18,00 presso il Museo delle Marionette di Palermo (piazza Antonio Pasqualino 5), Andrea Molesini presenta il suo ultimo libro La primavera del lupo.
Particolarmente azzeccato per una manifestazione come Una Marina di Libri La primavera del lupo (in libreria da meno di un mese), non è solamente il racconto di una fuga, è anche, per gran parte, il racconto del rapporto tra uomo e mare e della particolare condizione dattraversarlo sospesi tra la vita e la morte, così come ogni barca è sospesa tra lacqua e laria. È anche un viaggio dintensa meditazione sui perché dellassurdo mondo dellodio razzista e dellimpossibilità di presentarlo agli occhi di chi ne è braccato.
Il romanzo sonda infatti lintimo umano di fronte alla guerra più mostruosa dellumanità e allignobile persecuzione degli ebrei perpetrata dai nazisti, attraverso gli occhi di un ragazzino di dieci anni, costretto a crescere in fretta per far fronte a tragedie inenarrabili anche per un adulto.
Bastano poche pagine per immergere il lettore in un percorso dinsegnamenti e di capacità di difesa che solo gli occhi dellinfanzia possono trasmettere. Largamente ambientato nella laguna veneta e nel mare intorno, trascina immediatamente e istintivamente nel respiro veloce delle fughe e delle riflessioni più profonde, captando finanche lodore e lanima della natura umana, animale e vegetale, àncora di salvezza per continuare a vivere anche in condizioni estreme.
Dario ha le orecchie a sventola e quindi non può avere ucciso Gesù esordisce la voce narrante, il ragazzino Pietro, del suo migliore amico che scappa con lui verso lignoto, insieme a una compagnia delle più improbabili per sfuggire al pericolo rappresentato dagli uomini scatenati dallultimo erede di Attila the Hun
Tutte le storie migliori sono storie di inseguimento ha detto Alfred Hitchcock, e La primavera del lupo è senzaltro un inseguimento dei più avvincenti che tiene sulla corda fino allultimo, fino alle pagine che sciolgono misteri e miserie umane che si sono intrecciate nel corso della storia raccontata come della Storia scritta sui libri.
Andrea Molesini è lautore di Non tutti i bastardi sono di Vienna, pubblicato da Sellerio nel 2011 e che ha vinto, tra gli altri, il Premio Campiello e il Premio Comisso, in corso di traduzione in inglese, francese, tedesco, spagnolo e molte altre lingue. Nato e residente a Venezia, ha curato e tradotto opere di Ezra Pound, Charles Simic, Derek Walcott. Ha scritto storie per ragazzi tradotte in varie lingue. Sarà dunque domani (oggi per chi legge) a Palermo insieme ad Antonio Sellerio per parlare del “Lupo” e della sua primavera del 1945.
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