Scuole, a Catania le campanelle non suonano per tutti Tra cancelli chiusi a sorpresa, sfratti e ristrutturazioni

Cancelli chiusi al secondo giorno di scuola. Con questo hanno dovuto fare i conti gli alunni della scuola media dell’istituto comprensivo Agatino Malerba, che frequentano la sede di via Messina (angolo via Anfuso) nel quartiere Picanello. «Dopo il primo giorno di accoglienza (lunedì 10 settembre, ndr), ci siamo ritrovati di fronte a un cancello chiuso», lamenta a MeridioNews Daniele, il padre di una ragazzina che frequenta la prima media. «Nessuno dei genitori è stato informato – racconta – fino a quando siamo stati messi al corrente del fatto che la struttura resterà chiusa per lavori di ristrutturazione. Ci hanno detto – continua – che a breve ci informeranno sulla soluzione ma, intanto, i ragazzi sono a casa». 

Durante il periodo estivo la struttura è stata interessata da importanti interventi di manutenzione, e adesso «bisogna mettere in sicurezza soltanto i passaggi – spiega a MeridioNews l’assessora alla Pubblica istruzione, Barbara Mirabella – È vero che era stata annunciata una chiusura ma, in realtà, non ci sarà: abbiamo tracciato un nuovo percorso che permetterà e, da lunedì, i ragazzi torneranno a fare lezione normalmente là. Per questa settimana, già da oggi, faranno lezione nella sede principale». Convivendo con dei lavori che, però, interesseranno un’altra ala del plesso. 

Le complicazioni in questo inizio di anno scolastico riguardano anche 250 studenti dell’istituto Dusmet-Doria. La struttura di via della Concordia è di proprietà delle suore dell’ordine della Divina provvidenza, che hanno affittato i locali del plesso al Comune che, però, negli ultimi anni ha accumulato un debito di circa duecentomila euro. «Lo sfratto c’è ma non è esecutivo – precisa l’assessora Mirabella – e, nonostante le difficoltà, abbiamo avuto un incontro ufficioso con l’avvocato delle suore che, con grande senso di carità cristiana, hanno consentito l’accesso dei bambini a scuola».

Una soluzione deve essere comunque trovata. Il Comune sembrerebbe intenzionato a distribuire i ragazzi in altri due o tre plessi. «Stiamo facendo una ricognizione – spiega Mirabella – per individuare altre strutture». Il plesso Dusmet-Doria verrà, dunque, smembrato «ma la nostra priorità – commenta Mirabella – è fare in modo che il cambiamento delle abitudini per le famiglie sia meno doloroso e confusionario possibile, e che restino nello stesso quartiere». Alcuni sopralluoghi sono già stati fatti nei due immobili dell’istituto Livio Tempesta, quello di via Gramignani e quello di via Plaia. Lì potrebbero trovare sistemazione circa 200 studenti, mentre per un’altra cinquantina la questione resterebbe ancora in sospeso. Le nove aule disponibili al Livio Tempesta non bastano, infatti, a coprire la necessità del Dusmet-Doria, che è di tredici aule. «Non mi piace ragionare in termini esclusivamente numerici – risponde l’assessora – ma cercheremo di dare a tutti la sistemazione più adeguata». 

«Smembrare il plesso di certo non è un’opzione accettabile perché significa la morte della nostra scuola», dice senza mezzi termini il dirigente scolastico dell’istituto, Vincenzo Costanzo. Unico punto fermo, in questo momento, è che «resteremo qui fino a dicembre, anche se l’opzione ottimale sarebbe per noi quella di restarci fino alla fine dell’anno scolastico». Il plesso della zona del Tondicello della Playa è frequentato soprattutto da studenti con famiglie che «vivono molto la territorialità del quartiere e, quindi, non si può spostarli altrove. Inoltre – aggiunge il preside – è impensabile che i professori debbano utilizzare la macchina per il cambio dell’ora». 

Locali disponibili alla mano, al momento, sarebbero quattro le aule che non avrebbero ancora una collocazione in altre strutture. «Si potrebbe anche trovare un accordo con le suore che permetta alle quattro classi delle scuole medie di rimanere nell’immobile di via della Concordia fino a giugno – ipotizza il preside Costanzo – Intanto, abbiamo già liberato il laboratorio di informatica come ci è stato chiesto».

Intanto interventi di adeguamento e manutenzione sono stati approvati, durante la seduta di giunta dello scorso 6 settembre, per il circolo didattico Mario Rapisardi di via Aosta e per l’istituto comprensivo Fontanarossa in contrada Codavolpe, a Vaccarizzo. Per la struttura di via Aosta sono previsti interventi di adeguamento finalizzati all’agibilità e alla sicurezza dell’edificio, tra cui la revisione dell’impianto antincendio. Il progetto esecutivo ha un importo complessivo di 112mila euro. Per l’edificio scolastico di contrada Codavolpe, invece, sono previsti lavori di manutenzione straordinaria, adeguamento e ampliamento per un importo di quasi due milioni di euro.

Marta Silvestre

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