Scatole di cartone piene e vuote, sacchetti di plastica con dentro rifiuti di ogni tipo organici e indifferenziati, pezzi di pane, piatti di plastica sporchi, una sedia di legno rotta e cinque materassi singoli. Una discarica abusiva, che copre i cassonetti posizionati lì per la raccolta differenziata e ostruisce buona parte della carreggiata, è il panorama che ogni giorno dallo scorso venerdì si trovano davanti i circa 700 alunni dell’istituto comprensivo XX Settembre, al civico numero 1 di via Signorelli a Catania. «È chiaro che qualcuno si è svuotato una cantina o si è liberato una vecchia casa in vista di un trasloco – dichiara a MeridioNews una madre in attesa all’uscita di scuola del figlio – È uno schifo insopportabile a cui da quasi una settimana sono costretti i nostri bambini all’uscita di scuola».
È lo scorso venerdì il primo giorno in cui nell’area dirimpetto alla scuola compare la munnizza, all’inizio solo i materassi poi, man mano che i giorni passano, il cumulo cresce con spazzatura di ogni genere. «Era il giorno della sospensione delle lezioni a causa del maltempo – ricorda a MeridioNews la dirigente scolastica dell’istituto, Maria Calì – quando abbiamo trovato quella montagna di rifiuti. Immediatamente dalla segreteria hanno provveduto a fare la segnalazione prima al numero del Comune e poi anche a quello della Dusty». La ditta che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti per la città di Catania dallo scorso 17 settembre, dopo essersi aggiudicata la gara ponte da 18 milioni di euro per la durata di 130 giorni.
I rifiuti sono ancora là il lunedì del rientro a scuola. «Abbiamo richiamato – afferma la preside – per sollecitare l’intervento della rimozione di quelli che oramai sono rifiuti sia ingombranti che non. Sono arrabbiata con chi dovrebbe provvedere, anche celermente, e non lo ha ancora fatto – dice Calì indignata per lo scempio di fronte alla scuola che dirige da oltre 20 anni – E una cosa è certa: se questa situazione intollerabile non si risolve a breve, farò un esposto alla procura». Durante l’ultima telefonata, fatta oggi subito dopo l’orario di uscita degli alunni dalla scuola, la ditta ha risposto di aver preso in carico la segnalazione e che, effettivamente, risultano anche quelle fatte nei giorni precedenti.
«Credo che una buona parte di responsabilità per lo schifo che siamo costretti a sopportare sia da attribuire anche all’inciviltà dei cittadini catanesi», continua la dirigente scolastica che ricorda come «durante l’amministrazione precedente avevo chiesto che quei cassonetti venissero spostati altrove, ma tramite l’allora assessore al ramo, Rosario D’Agata, ci venne detto che gli operatori non avevano trovato in zona un posto migliore. Qui però ne va anche della sicurezza degli alunni all’entrata e all’uscita dell’orario didattico». Sono quelli infatti i momenti in cui, oltre ai cassonetti della differenziata e ai rifiuti che invadono la strada, ci si ritrova a fare i conti con il parcheggio selvaggio. Dalle macchine in doppia fila a quelle in sosta davanti alla porta d’ingresso della scuola o nei pressi dell’uscita d’emergenza di via Empedocle.
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