Scuola Vaccarizzo chiusa. Protestano i genitori «Mancano i mezzi. Rischio dispersione scolastica»

«Il Comune di Catania deve trovare una soluzione al più presto. Per portare i nostri figli a scuola dobbiamo percorrere 80 chilometri tra andata e ritorno e non possiamo più andare avanti così». A parlare sono alcuni genitori degli alunni che frequentano il plesso di Vaccarizzo dell’istituto comprensivo Fontanarossa. I locali sono chiusi a causa dei lavori di ristrutturazione partiti a ottobre 2020 – dopo un primo annullamento della gara d’appalto a seguito di un’inchiesta di MeridioNews – e poi interrotti a febbraio 2021. Ma, per motivi burocratici e a causa di alcune variazioni che ci sarebbero state in corso d’opera, i cancelli del plesso sono ancora sbarrati. Nel frattempo le lezioni si stanno svolgendo nell’Istituto Masseria Moncada, a Librino, che da Vaccarizzo dista circa 20 chilometri. I genitori, tra andata e ritorno,  devono affrontare un lungo percorso per accompagnare i propri figli, considerando anche il fatto che neanche il di trasporto di Amts riesce a coprire la tratta.

«Molti ragazzi hanno già fatto diverse assenze – spiega una mamma – Attualmente il servizio è fornito da una ditta privata. Per i bambini di dodici anni che non sono stati ancora vaccinati dobbiamo fornire il green pass. L’autobus non basta, né in molti si possono permettere di pagare delle somme, oltre che ad accompagnare i ragazzi. Vogliamo che venga fornito un servizio adeguato, ma prima ancora vorremmo che la scuola di Vaccarizzo venga riconsegnata». Secondo quanto raccontato dalla donna, i lavori sono fermi dallo scorso febbraio perché ci sarebbe stata una variazione al progetto iniziale con un ulteriore stanziamento di fondi. «Alcuni consiglieri ci hanno detto che i lavori dovevano iniziare dopo Ferragosto – continua – Ma non abbiamo notizie». Adesso i genitori sono decisi a portare avanti la loro denuncia, dopo le difficoltà riscontrate dai genitori e gli oltre 100 alunni che frequentano l’istituto . «C’è un serio rischio di dispersione scolastica – concludono – Il Comune ci dica quando inizieranno i lavori e se verranno forniti i mezzi adeguati: sono necessari almeno due pullman».

Dal Comune provano a chiarire la questione relativa allo stop dei lavori, che secondo quanto ha affermato l’assessore alla Manutenzione Pippo Arcidiacono dovrebbero ripartire a breve. «Le somme che attendevamo da parte della Regione sono arrivate in questi giorni e proprio oggi abbiamo ricevuto il parere positivo per poterle impegnare – afferma Arcidiacono – Il blocco delle operazioni all’interno della scuola è avvenuto per degli interventi migliorativi. Per questioni burocratiche all’interno della Regione si sono allungati i tempi. I lavori potranno essere conclusi tra quattro mesi».

Redazione

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