Sono due studenti di 15 e 16 anni gli autori delle scritte antisemite, dei simboli anarchici e degli insulti realizzati sulle pareti dell’ex chiesa di Sant’Agata, nella sede dell’Agesci di Noto, nel Siracusano. Entrambi sono stati denunciati per danneggiamento in concorso aggravato dalla discriminazione razziale.
Le indagini condotte dagli agenti del commissariato di Noto hanno consentito di individuare alcuni elementi utili a ricostruire quanto accaduto. Dalle immagini delle registrazioni delle telecamere di video sorveglianza della zona è stato possibile risalire ai due minori che, stando a quanto risulta, avrebbero già ammesso le accuse mosse nei loro confronti.
Dalla polizia è stata esclusa l’ipotesi che possa trattarsi di un gesto compiuto da parte di un gruppo antisemita. L’azione, piuttosto, sarebbe stata ricondotta all’emulazione di quanto accaduto negli ultimi mesi in Sicilia. Gli scout sembrano essere finiti sotto tiro: dall’incendio a Marsala al rogo a Mineo, dai vandali che devastano le sedi prima a Ramacca e poi a Belpasso. Quello avvenuto a Noto viene letto come l’ennesimo episodio di una serie.
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