«Perché avveleni tuo figlio? Mercurio e alluminio nel suo sangue». È questa la scritta con la vernice spray apparsa, ieri mattina, all’esterno dell’edificio che ospita il Centro vaccinazioni di Mascalucia, in provincia di Catania. Un’immagine dell’atto vandalico è stata pubblicata su Facebook e da lì rilanciata da vari gruppi locali. Secondo quanto appreso da MeridioNews, nei confronti degli anonimi vandali sono state avviate delle indagini per procurato allarme e deturpamento. Pare che nella zona non ci siano telecamere di videosorveglianza e che sia la prima volta che in un edificio dell’Asp etnea viene imbrattato con frasi no vax. «È un atto indegno», dichiara il direttore sanitario dell’Asp di Catania Antonino Rapisarda. «Provvederemo, dopo i rilievi delle forze dell’ordine – spiega -, a pulire la facciata e a rimuovere le scritte».
«Oltre a deturpare un bene pubblico e un servizio assistenziale – continua – procura un immotivato allarme e diffonde false informazioni alla popolazione. I vaccini rappresentano l’unica arma per la difesa della salute pubblica, contro malattie che potrebbero avere gravi effetti. In particolare sulle fasce più deboli della popolazione: bambini, anziani, donne in gravidanza». Secondo Rapisarda, il gesto non è soltanto «irresponsabile», ma «offende inoltre il lavoro di tutti noi». L’ambulatorio di Mascalucia serve una popolazione di circa 60mila abitanti ed esegue, ogni giorno, circa 60 vaccinazioni.
Ad aprile 2018, nel capoluogo etneo si è parlato con insistenza delle vaccinazioni. In quei giorni, la morte di un bambino di dieci mesi che aveva contratto il morbillo da chi non era vaccinato per quella patologia. A seguito di quel caso, gli infettivologi avevano reso noti i dati di una vera e propria epidemia che si diffondeva anche per via delle posizioni cosiddette no vax di parte della popolazione. Per aiutare i cittadini non vaccinati a correre ai ripari, in quei giorni l’Asp di Catania aveva aperto gli ambulatori per i vaccini anche il sabato mattina. Tra i presidi sanitari che hanno fatto orari extra c’era anche quello di Mascalucia. Al momento, però, l’azienda sanitaria provinciale non ha avviato ulteriori campagne di sensibilizzazione.
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