Da una parte un gruppo di tifosi del Calcio Catania diretti a Vibo Valencia per una partita di Lega Pro. In direzione opposta i tifosi della Cavese, diretti a Gela per un match del campionato di Serie D. L’incontro avviene agli imbarcaderi della Caronte & Tourist di Messina e il clima si surriscalda in fretta. Il 9 aprile 2017 con sciarpe, cappucci, spranghe, fumogeni e perfino bombe carta gli ultrà rossazzurri avrebbero attaccato il furgone dei sostenitori della formazione campana. Il risultato sono 14 divieti di accedere alle manifestazioni sportive (Daspo), tra i quali alcuni della durata di otto e cinque anni, con l’imposizione della comparizione in questura durante le partite del Catania.
A darne notizia sono le questure di Catania e Messina che annunciano, oggi, di essere riuscite a identificare gli autori delle aggressioni. Ad aprile a rimanere ferita è stata anche una ragazza di 14 anni che si sarebbe trovata nei pressi della bomba carta nel momento in cui è esplosa: i medici del pronto soccorso l’hanno dichiarata guaribile in 15 giorni. Le forze dell’ordine hanno spiccato denunce per lesioni personali, possesso e utilizzo di artifici pirotecnici vietati, fumogeni e bastoni. Secondo quanto riportato in una nota diffusa alla stampa, gli accusati apparterrebbero ai gruppi A sostegno di una fede e Skizzati. «Non a caso – si legge nel comunicato – tra questi non mancano pregiudicati per reati commessi in occasione di manifestazioni sportive».
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