A distanza di quattro giorni dal tentato rapimento di una bambina sulla spiaggia di Scoglitti, rimane alta l’attenzione delle forze dell’ordine sul litorale ibleo. La misura segue anche l’apprensione crescente che nelle ultime ore ha interessato parecchi bagnanti, impauriti dalla possibilità che quanto accaduto alla coppia di genitori, che ha un 43enne senza fissa dimora allontanarsi con la propria figlia, possa capitare anche a loro.
Ad ammetterlo è lo stesso Comando provinciale dei carabinieri di Ragusa che sottolinea come «le 17 tenenze e stazioni e i tre nuclei operativi e radiomobili sono mobilitati dopo l’episodio», aggiungendo che non sono mancate le telefonate al 112 da parte di persone spaventate dopo aver visto potenziali sospetti in spiaggia. «Non potendo escludere l’ipotesi che accadano nuovamente fatti analoghi i carabinieri hanno deciso d’intensificare i controlli a ridosso delle spiagge, luoghi dove purtroppo, da sempre, i bambini si smarriscono in mezzo alle frotte di bagnanti», si legge in una nota dei militari.
E così, nonostante il rischio in questi casi sia quello di creare allarmismo perché non è detto che «non tutti i soggetti che guardano le spiagge debbano per forza essere pedofili o rapitori di bambini», al momento l’invito per tutti è «segnalare immediatamente al 112 ogni persona sospetta notata sull’arenile, a bordo spiaggia o comunque sul lungomare».
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