… e due! Gaetano D’Amico, esponente storico dei Radicali di Palermo ha colpito ancora. Lo vittima, questa volta, è Fabrizio Ferrandelli, candidato a sindaco di Palermo. D’Amico ha schiaffeggiato Ferrandelli a Villa Filippina, nel corso dell’incontro tra l’Arcigay e i candidati a sindaco del capoluogo siciliano.
Non appena Gaetano D’Amico è salito sul palco e si è avventato contro Fabrizio Ferrandelli sono intervenuti gli agenti della Digos. D’Amico è stato portato via.
Non è la prima volta che D’Amico si rende protagonista di questo tipo di gesti. Lo ha fatto pure nel corso di un incontro elettorale al Teatro Zappalà. Quella volta la vittima prescelta è stato Nicola Macaione, candidato al Consiglio comunale di Palermo nella lista ‘Ora Palermo’.
Ferrandelli l’ha presa con filosofia: Porgo laltra guancia –ha detto – perché Palermo ha bisogno di pace sociale e di abbassare i toni.
Qualche momento dopo lo stesso Ferrandelli ha dichiarato alle agenzie di stampa di aver sopportato schiaffi peggiori, come il tradimento delle elezioni primarie del centrosinistra del 4 marzo scorso. Non abbiamo ancora capito a quale tradimento fa riferimento Ferrandelli: si riferisce, forse, al mancato annullamento delle stesse primarie, dopo che i ‘garanti’ del centrosinistra hanno ‘annullato’, gesuiticamente, i voti del solo gazebo dello Zen? O si riferisce al mancato annullamento dei voti del gazebo di Piazza Indipendenza, voti che, se annullati, avrebbero sancito la vittoria di Rita Borsellino?
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