I PAPERONI DELLA TV SI STATO PAGATI CON IL CANONE DEGL’ITALIANI
di Saverio Fortunato (specialista in Criminologia clinica)
Fabio Fazio preso di contropiede da Brunetta (il video sotto), che gli ha ricordato di guadagnare 5 milioni di euro per “Che tempo che fa”, ha replicato: “Sono orgoglioso del mio stipendio (eh vorrei vedere!) ma a differenza dell’Alitalia, io con la pubblicità faccio guadagnare l’azienda, non perdere”.
Il punto non è questo, Fazio, perché allora pensiamo a un poliziotto che compie un sequestro di 8 tonnellate di droga o che arresta un supercriminale, quanto fa guadagnare allo Stato? Eppure il suo stipendio non è di 5 milioni di euro, ma è e rimane una miseria! E pensiamo a un maestro delle scuole elementari (per non parlare dei docenti) che insegna ai bambini a leggere e scrivere e alcuni di questi crescendo poi diventano chirurghi, magistrati, premio Nobel o altro, quanto fa guadagnare allo stato, alla società? Eppure, il suo stipendio rimane sempre di fame.
Il punto non è questo, “che mi dai che ti do”, il punto è che con la crisi che c’è comunque la si giri è uno spreco, una vergogna che i soldi vengano elargiti con tanta “generosità”, ci vorrebbe un tetto massimo di 4 mila euro, allora sì che sarebbe un piacere pagare il canone e magari tra tanti ospiti in tv sentiremmo tre campane anziché 2 (stonate); ovvero, non sentiremmo sempre i vari Pd e Pdl, Tommy e Gerry, cip e ciop che dicono tutto per dire niente e, forse, avremmo anche giornalisti che inchioderebbero alle proprie responsabilità il politico di turno, anziché lisciargli il pelo in tutte le salse.
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