Santamaria si difende dopo la multa per la foto a Noto «Sanzione ingiusta. Scatto è stato fatto senza malizia»

«È stato uno stupido scatto, fatto ingenuamente e senza alcuna malizia. Tra amici, appena arrivati a Noto in vacanza, e che avevano bevuto una birra in più». Così Fabrizio Santamaria, l’attore hard fotografato con il sedere di fuori davanti la cattedrale della capitale del barocco siciliano, ha provato a smorzare i toni che si sono accesi dopo la multa da 10mila euro ricevuta per quella foto finita online. 

Un’immagine che continua a fare il giro del web e che ha aperto un ampio dibattito con il sindaco, Corrado Bonfantiche intervenuto ieri all’interno della rassegna Stampa su Radio Fantastica Rmb, ha ribadito di non gradire questo genere di nudo che, secondo il primo cittadino, «è solo un gesto senza arte». «Eravamo in piena notte, alle 3.45 – prosegue Santamaria in collegamento radiofonico – e questa famosa foto è stata pubblicata sul mio profilo Instagram. Su questo social ci sono tantissime persone che pubblicano le foto con le natiche di fuori davanti al Louvre e al Duomo di Milano. In questo caso io ero sulla scalinata di Noto». 

Foto fatta per provocazione o per operazione di marketing? «Io faccio – continua – un lavoro particolare perché mi occupo di porno. Come penso che il fruttivendolo debba vendere la frutta, io devo girare con il mio corpo. Non è stata un’operazione di marketing diretta. Non c’è stata nessuna denuncia. Non c’è stato nessun film porno. Questa multa che mi è stata fatta è stata ingiusta e troppo precipitosa». Ma adesso si è pentito di avere fatto quella fotografia? «No, perché non l’ho fatta per offendere i cittadini di Noto che sono stati carinissimi. È stata una città accogliente. Non volevo offendere né la Sicilia né la Chiesa. Viene visto del male solo perché sono omosessuale».

«Se qualsiasi bella donna si fosse fatta una foto con il sedere di fuori, tutto questo non sarebbe successo, anzi avrebbe ricevuto gli applausi e sarebbe stata ringraziata. Io su questa ammenda che ho ricevuto andrò fino in fondo. Sono stato messo in croce per una foto messa su uno spazio privato di Instagram. Non esistono più i rullini per le foto dell’album. Ormai tutti mettiamo le foto su Instagram e il mio è un profilo privato». Tornerà a Noto? «Io adoro Noto – conclude – è il terzo anno che ci vado. Amo la Sicilia, i siciliani. Magari farò più attenzione alle foto che scatterò».

Umberto Triolo

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