«I fuochi del Fortino a mezzanotte e tre quarti. Ma davvero?». E’ stupita Cristina, che dal balcone di casa sua, questa notte, ha sentito i botti dei fuochi pirotecnici dedicati a Sant’Agata in piazza Palestro. «Incredibilmente sono arrivati prima di andare a dormire. Me li aspettavo almeno un’ora dopo», commenta la donna. Non è la sola ad aver notato la piacevole novità nella festa dedicata alla patrona di Catania, dove quest’anno, sembra esserci un maggior rispetto dell’orario, senza ritardi: il rientro del fercolo dopo il giro esterno, questa notte, è stato alle 5.30. Merito, sopratutto, degli accorgimenti legati alla grande piazza all’ingresso della città vecchia, secondo Renato Camarda del Comitato per la legalità nella festa di Sant’Agata. «In piazza Palestro quest’anno la questura ha rifatto l’esperimento di isola della legalità, cominciato in piazza Cavour lo scorso anno – spiega Camarda – l’area intorno alla Porta Garibaldi era completamente transennata, e nonostante una decina di strade che da lì si diramano, l’accorgimento ha funzionato benissimo».
A confermarlo Giuseppe, un devoto che stanotte ha seguito i fuochi in piazza. «C’era molto più ordine del solito, con meno bancarelle e ceri ma – continua – mentre andavo verso piazza Risorgimento ho assistito a una scena incredibile: tre auto sono passate in mezzo alla folla gremita», racconta, riferendo di una misura che ha funzionato solo in parte. «Io ho fatto tutto il lato nord di via Plebiscito: era piena di bancarelle abusive, con molte situazioni poco igieniche», riferisce Danilo, anche lui devoto di Sant’Agata, che per questa notte, nel corso del giro interno lungo via Etnea si aspetta «di vedere di tutto, in negativo».
«Il caos c’è stato sia in piazza Risorgimento, che in via Plebiscito e in via Garibaldi, con venditori senza licenza, ceri e quant’altro», conferma Camarda. Che spera, comunque, che questa notte il giro interno sarà ben più ordinato. «Dalla questura mi hanno confermato che questa sera tutta via Etnea e via Caronda saranno lasciate libere dai venditori: un vero e proprio test per i ritardi della processione. Il punto cardine le candelore: abbiamo chiesto ed ottenuto che camminino accanto al cordone, per evitare ritardi», continua Camarda. Per il quale «Il vero test, come sempre, sarà l’ora di ritorno giorno 6 mattina. Quello sarà il segnale di un vero cambiamento», conclude il promotore del Comitato per la legalità nella festa.
[Foto di Daniele Napoli su Twitter]
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