Santa Rosalia, sarà Leo Gullotta la voce narrante del Festino «Lei ha ancora molto da dirci, è memoria e futuro insieme»

«In questo momento in cui abbiamo bisogno di punti di riferimento guardiamo insieme a questa donna meravigliosa e santa, perchè ha ancora molto da dirci» dice l’arcivescovo Corrado Lorefice. «Come ogni anni siamo qui a fare memoria e a immaginare un futuro, cercando di cogliere con lei un segno dei tempi» aggiunge il sindaco Leoluca Orlando. Non serve nemmeno essere di Palermo per capire a chi si riferiscono Lorefice e Orlando. Lei è Rosalia: la santa, la santuzza, colei che salvò Palermo dalle peste del 1625 e alla quale ancora oggi in tanti, devoti e non (perchè a lei credono anche alcuni atei), guardano con fiducia e speranza. E il ricco programma del Festino di santa Rosalia, giunto alla 394esima edizione, è stato presentato questa mattina presso il Palazzo Arcivescovile. Per quella che, secondo il direttore artistico Lollo Franco – coadiuvato da Letizia Battaglia – rimane «la festa barocca più importante d’Europa, o almeno tra le prime cinque».

E di fronte alla santa non ci sono divisioni che tengano. Così sarà l’attore catanese Leo Gullotta a raccontare le fasi del Festino, e a cucire i vari momenti del grande spettacolo che come ogni anno si snoderà lungo il percorso che dal Piano di Palazzo Reale porta al Foro Italico. L’attore non è riuscito a essere presente ma ha voluto ugualmente intervenire telefonicamente, confermando di aver «accettato il ruolo con grande entusiasmo». Il tema di quest’edizione, che cade nell’anno delle Capitale della Cultura, è “Rosalia bambina”. Il motivo lo ha spiegato lo stesso primo cittadino. «Cercando di cogliere il segno dei tempi abbiamo immaginato questo tema, che si ricollega al messaggio Io sono persona che da tempo la città lancia. Penso ad esempio anche a chi in questa sala mostra le magliette rosse, per il genocidio dei migranti nel Mediterraneo e dove sono tanti i bambini che muoiono durante le traversate».

Il ricchissimo programma è interamente consultabile sul sito del Comune. Come ci ha tenuto a ribadire più volte Lollo Franco, «le celebrazioni non finiranno il 14 luglio, ma proseguiranno anche il 15». Sarà in ogni caso Leo Gullotta ad aprire il Festino, intorno alle 21 del 14 luglio, dal Piano di Palazzo Reale, accompagnando il pubblico, con la sua capacità recitativa e la sua inconfondibile voce, nella rappresentazione della vita della santa, patrona di Palermo. Il primo quadro avrà la coreografia di Luc Bouy e vedrà la partecipazione del coro delle voci bianche della fondazione Orchestra sinfonica Siciliana con la direzione musicale del maestro Giuseppe Mazzamuto. Il carro, allestito da un team di artiste professioniste, rappresenta un veliero con due alberi e saranno ben visibili i fiori simbolo di santa Rosalia, rosa e lilium, in un gioco di colori allegro e fiabesco dedicato alla fanciullezza. Al suo fianco, da Palazzo Reale ai Quattro Canti, la Kids Orchestra Band del Teatro Massimo, composta da ragazzi compresi tra gli 8 e i 15 anni.

Fra le sorprese dell’edizione 2018 c’è la presenza di Kitonb Project, compagnia di teatro estremo. Il loro spettacolo davanti alla Cattedrale, accompagnato da Leo Gullotta nei panni del diarista, simboleggerà la peste a Palermo e il miracolo del 1625 con un susseguirsi di effetti speciali che prima creeranno un’atmosfera inquietante per poi dare vita a un’esplosione di liberazione e gioia. Ancora emozioni ai Quattro Canti dove la compagnia catalana de La Fura dels Baus, celebre in tutto il mondo, racconterà la liberazione dalla peste con una performance di particolare suggestione, con effetti scenici e di luce mai visti e con la partecipazione di numerosi artisti volontari reclutati in città. Sempre ai Quattro Canti, come da tradizione, ci sarà l’omaggio floreale del sindaco di Palermo Leoluca Orlando. Il finale, a Porta Felice, sarà gioioso, colorato e ricco di allegria. Non a caso i protagonisti saranno piccoli danzatori con la performance di un Angelo a cura di Kitonb Project. Il Carro poi raggiungerà il Foro Italico dove la festa si concluderà con i tradizionali giochi d’artificio.

Molto ricco di eventi e di spunti culturali anche il programma della manifestazioni che animeranno la città dal 10 al 13 luglio tra Piazza Pretoria, Piazza Marina, Piazza Bologni, Piazza Monte di Pietà, la Cattedrale e Palazzo Sant’Elia (che ospiterà la mostra fotografica “Per amore di Rosalia”). La formale inaugurazione del 394esimo Festino avverrà a Piazza Pretoria il 10 luglio alle 18.30 con il saluto istituzionale delle autorità a cui farà seguito il ballo dei Giganti di Mistretta e la sfilata che si concluderà davanti alla Cattedrale.

Tra gli spettacoli più importanti per il suo elevato valore sociale c’è Rosalia è Palermo, messo in scena il 12 e 13 luglio, alle 21 a Piazza Monte di Pietà, dalla Compagnia Teatrale dei detenuti – attori del carcere Ucciardone, diretta da Lollo Franco («io non li chiamo detenuti, per me sono attori e basta»), con la partecipazione della piccola Marialisa Pagano nel ruolo di Rosalia. Di particolare rilevanza il Festinello – Il Carro di Santa Rosalia dei bambini che sfilerà l’11 luglio alle 18.30 dalla Cattedrale con le piccole Rosalia dei quattro mandamenti – Palazzo Reale, Monte di Pietà, Castellammare e Tribunali – e di alcune comunità straniere residenti in città: Mauritius, Bangladesh, Filippine, Ghana. Il corteo sarà accompagnato anche in questo caso dalla Kids Orchestra Band del Teatro Massimo. La ricerca dei testi e la consulenza storica è stata affidata a Ignazio Buttitta.

Andrea Turco

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