«La composizione della giunta comunale di Santa Maria di Licodia è illegittima». A dirlo è il capo dell’opposizione in consiglio comunale Gabriele Gurgone, nonché il primo dei candidati sindaco non eletti alle ultime Amministrative. Secondo Gurgone il fatto che la giunta sia composta, su cinque componenti, da tre figure che occupano il doppio ruolo di assessori-consiglieri violerebbe la normativa regionale in materia di enti locali, che fissa un tetto massimo di due. Per fugare ogni dubbio Gurgone ha inviato, nei giorni scorsi, una nota all’assessorato regionale Enti locali, al prefetto di Catania e al segretario comunale. A essere messa in discussione è la compresenza in giunta di Mirella Rizzo, Enrico Caruso e Giuseppe Nicolosi.
«La carica di componente della giunta è compatibile con quella di consigliere comunale, tenuto conto – sottolinea Gurgone – che il numero massimo di consiglieri che possono essere nominati componenti della giunta municipale, nell’ambito della compatibilità fra le due cariche, non può superare la metà dei componenti della stessa giunta municipale». Qualora il numero degli assessori comunali sia dispari, la medesima normativa prevede l’arrotondamento all’unità inferiore. «Chiedo il vostro intervento – si chiude la nota – al fine di ripristinare la legalità in ottemperanza alle normative vigenti, tenuto conto che l’illegittimità della giunta si andrebbe a riversare a tutte le deliberazioni di essa».
Il sindaco Giovanni Buttò la pensa diversamente. «Di illegittimo non c’è nulla – dichiara il primo cittadino a MeridioNews -. L’amministrazione sta portando avanti ogni atto utile può essere al massimo una corretta interpretazione oppure no della legge. A seguito di un confronto con il segretario comunale abbiamo dato una interpretazione alla normativa regionale, la 6 del 2011; inoltre c’è al riguardo una specifica circolare esplicativa – ha proseguito Buttò – in quanto riteniamo che il sindaco vada conteggiato tra i componenti della giunta. Pertanto, considerato che quest’ultimo è esterno al consiglio, i tre assessori che ricoprono anche il ruolo di consigliere sono legittimi in quanto rientrano nel 50 per cento previsto dalla legge». Buttò ha evidenziato che è stato chiesto un parere all’assessorato regionale e se l’interpretazione non fosse stata corretta «ritorneremo sui nostri passi e andremo a nominare un nuovo assessore, oppure uno dei tre attuali assessori-consigliere andrebbe a dimettersi da componente dell’assise civica. Il Comune – conclude – non rischia nulla».
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