Santa Filomena, bene Street fashion & food Graziano: «Neanche l’odore del Comune»

«Devo dire un numero a caso? Diecimila presenti!». Andrea Graziano ride soddisfatto davanti agli affollatissimi tavoli di Fud, l’hamburgeria di tendenza di CataniaVia Santa Filomena è piena di gente, molti hanno in mano il programma di Street fashion & food, la manifestazione, organizzata da Daria Raiti e Cateno Piazza, che da mercoledì a ieri sera ha animato di appuntamenti della via gourmet preferita dai catanesi. «Non so dire quanti – prosegue Graziano – ma i cittadini che hanno partecipato sono stati tanti. Abbiamo pensato a questa cosa in poco tempo, e in ancora meno tempo l’abbiamo organizzata, ed è venuta benissimo». Per di più, senza l’aiuto di nessuna istituzione: «Del Comune in questa strada non s’è sentito neanche il profumo», afferma lo chef – premiato perfino dal Gambero rosso – inserendosi nella polemica sulla cultura che ha coinvolto, in questi giorni, il cantautore Mario Venuti e l’assessore ai Saperi Orazio Licandro. «Non voglio mettermi in mezzo a niente – precisa il gestore – Voglio solo dire che questa tre giorni di eventi è una dimostrazione di quante cose in questa città si riescano a fare senza amministrazioni, assessori e nessun altro di mezzo».

Mentre davanti al ristorante Il quarticciolo, al civico numero 1, un tenore improvvisato intrattiene gli astanti con una versione fuori stagione di Abbronzatissima di Edoardo Vianello («Qualcuno lo faccia tacere», pregano due residenti poco prima di chiudere le finestre di casa propria), all’interno della pizzeria Sale Art Cafè – anche questa di proprietà di Andrea Graziano – le modelle dell’agenzia etnea Castdiva, indossando gli abiti della stilista messinese Marilena Raffa, si fanno ritrarre sorridenti con bicchieri di vino bianco in mano. Fuori, attaccati alle pareti alle spalle dei tavoli, gli scatti di Riccardo Colelli, in cui un buffo Pinocchio fa promesse che non manterrà a una Fata turchina col pancione. «Ma ci sono le degustazioni? Dove? Dove?», si chiedono alcuni passanti, prontamente indirizzati dai camerieri. Dalle vetrine del Caffè Curtigghiu tre torte decorate fanno bella mostra di sé in attesa dell’inizio del workshop di cake design: «Adesso c’è questa moda americana della pasta di zucchero», sospira una passante.

«Abbiamo fatto assaggiare i nostri piatti, la gente ha mangiato, ha riso, era felice, e noi siamo soddisfattissimi», afferma Graziano. Che da molti viene individuato quale il fautore del successo di via Santa Filomena, forte della reputazione del suo Sale Art Cafè, il più longevo dei locali della vivace traversa di via Umberto. «Non vorrei che questa cosa mi portasse un po’ di sfiga – scherza – Diciamo che semplicemente ero qui prima che arrivassero tutti gli altri, ci ho creduto quando ancora non ci credeva nessuno. E ho avuto fortuna». Il buon cibo non c’entra? «Quello è il mio mestiere, e io il mio mestiere l’ho sempre fatto allo stesso modo. Anche perché è il modo che mi piace».

Luisa Santangelo

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