Sanità, quel pasticciaccio brutto di Tuccio, Angelino (Aliquò), Termine e Virgilio

ROSARIO E LUCIA (CROCETTA E L’ASSESSORE BORSELLINO PER CHI AMA LA PRECISIONE) HANNO QUADRATO IL CERCHIO. OLTRE AD AVER ‘SILURATO’ IL COMMISSARIO DEL SAN GIOVANNI DI DIO DI GIRGENTI, HANNO NOMINATO DUE CHE MERITANO DI ESSERE NOMINATI, MA CHE SONO STATI ‘BOCCIATI’ DA UNA COMMISSIONE CHE HA ELABORATO CRITERI ILLEGITTIMI: CRITERI CHE RISCHIANO DI PORTARE AI VERTICI DELLE AZIENDE OSPEDALIERE SANITARIE SICILIANE DIRETTORI GENERALI ILLEGITTIMI!

di Sallustio II

Salvatore Roberto Messina, detto Tuccio, è stato rimosso dall’incarico di Commissario straordinario dell’Asp di Agrigento. La goccia che ha fatto traboccare il vaso pare sia stata quella del blocco della Tac dell’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento, con tutti i problemi che ne sono derivati e di cui alla cronaca, anche funesta, di questi giorni.

Dell’Asp di Agrigento e su Tuccio questo giornale si è abbondantemente occupato, fin dal primo articolo sul Grigio ed il Rosa della sanità siciliana. Allora evidenziammo, proprio su Agrigento, il Grigio dell’affaire Cofedil ed il Rosa di un incarico di alta dirigenza, illegittimamente (e fors’anche illecitamente, stante l’indagine della Procura della Repubblica di Agrigento) conferito alla principale, bionda collaboratrice del deposto commissario.

Così conclusasi l’esperienza di Tuccio, il merito della rimozione può essere ascritto all’Avv. Giuseppe Arnone (che additò pubblicamente le ritenute illiceità del Dr. Messina alla presenza del Supremo Presidente della Regione e della Assessora della Salute) e all’On. Calogero Firetto che, a seguito della vicenda Tac, pure ha chiesto la rimozione del ‘de cuius’.
Noi invece diciamo che, se merito può esserci per tale rimozione, questo va maggiormente riconosciuto ad Amedeo Fuliano, coraggioso e solitario sindacalista della Fials nella terra del mandorlo in fiore.

Di Amedeo Fuliano vogliamo ricordare le numerose e precise denunce che lo stesso ha presentato e che questo giornale ha doviziosamente pubblicato. Meriti a parte, comunque, la rimozione del Dr. Salvatore Roberto Messina è sicuramente un atto di buona amministrazione. Meglio tardi che mai!

Però, non possiamo sottacere che anche tale atto, con la nomina del dottore Salvatore Termine, viene a rientrare in un contesto di nomine che lasciano oltremodo perplessi. Ci riferiamo alla nomina del Dr. Vittorio Virgilio a Direttore Generale del San Raffaele-Giglio di Cefalù e dell’Architetto Angelino Aliquò a Direttore Generale del 118.
Non può sfuggire infatti che, intanto, tutti e tre i nominati non sono inclusi nel famoso elenco dei 76 aspiranti manager superdotati. Quindi sono tra i cosiddetti ‘trombati’.

Vogliamo condividere la motivazione che Lucia Borsellino ha prefigurato subito dopo la trombatura di tanti nomi cosiddetti eccellenti: per alcuni, ha detto, varrà l’alta professionalità. I maligni, però, dicono che più che la professionalità valga la fedeltà al Supremo. Noi pensiamo ad altro e proviamo a spiegarlo.

? Con la maldestra selezione degli aspiranti alla nomina a direttore generale delle Aziende sanitarie, Lucia e Rosario si sono incartati. Cosicché, soggetti come Termine e Virgilio che, nel rispetto del D.Lgs n. 502/92 ed in attuazione del Decreto Balduzzi, non avrebbero avuto, per i titoli posseduti, alcuna difficoltà ad essere nominati, invece sono rimasti fuori per gli insensati criteri di valutazione curriculare datisi dalla Commissione Moirano, Frey, Morici.

? Diversa è, a nostro avviso, la posizione dell’Architetto Aliquò. Quest’ultimo infatti, pedissequamente applicata la normativa richiamata, probabilmente sarebbe stato comunque escluso, dato che l’ultima esperienza prevalente, temporalmente valutabile dal curriculum dello stesso, risulta essere quella di capo della segreteria tecnica dell’allora Assessore della Salute, Dr. Massimo Russo.

? Sic stantibus rebus, parliamo della fedeltà a Crocetta quale requisito per l’accesso a nomine ed incarichi. Ed applichiamo anche a tale requisito (precisamente con la stessa regola voluta dalla Commissione Moirano, Frey, Morici) il criterio della prevalenza temporale. Orbene, Angelino Aliquò ha avuto incarichi da Totò Cuffaro, da Massimo Russo e Raffaele Lombardo ed ora da Rosario Crocetta. Poker! Qual è la fedeltà prevalente? Sempre che possano comprendersi i caratteri propri ed esclusivi della fedeltà crocettiana.

? Circa il requisito della professionalità, fermo restando che poco o nulla abbiamo da opinare su Termine e Virgilio, per gli altri, cosiddetti fedelissimi al Supremo, seppure di ultima istanza, è meglio lasciar perdere.

Se le spiegazioni che noi diamo a dette ultime nomine sono valide, e pensiamo che lo siano, possiamo arrivare ad una facile conclusione: Rosario e Lucia vogliono far quadrare il cerchio.

Si sono incartati con la selezione e l’elenco, piovono i ricorsi e le denunce, avevano perso alte professionalità e coraggiosissime fedeltà ed allora, un colpo di magia: il ripescaggio degli esclusi fuori dall’elenco dei 76, per poi poter tranquillamente procedere alla nomina dei 17 direttori generali delle Aziende sanitarie siciliane, quali politicamente scelti dall’elenco degli 76 superdotati.

Ma carissimi Rosario e Lucia, il cerchio non può mai quadrare. Vedete, proprio l’esclusione dall’elenco dei 76 dei ripescati Virgilio e Termine dimostra, senza possibilità di controdeduzione alcuna, che i nominati non sono stati inclusi nell’elenco dei cosiddetti curriculati in quanto la Commissione di selezione applicò nei loro confronti, così come per la stragrande maggioranza degli aspiranti idonei il criterio della prevalenza temporale nella qualifica e/o incarico posseduti nel decennio antecedente il bando di selezione.
Pertanto, Virgilio e Termine, come tantissimi altri Dirigenti di Struttura Complessa, per il minimo punteggio di 0,50 fissato per tale Dirigenza, non raggiunsero i 24 punti, minimo previsto dalla Commissione per essere inclusi tra i curriculati. Quindi, da semplici adeguati, ancorché in carica come Commissari Straordinari, dovettero umiliarsi a sostenere la prova selettiva per quiz. Per sapere, dopo oltre due mesi, che erano stati bocciati.

Il destino di Termine e Virgilio, se è comune alla moltitudine degli aspiranti idonei, è diverso per taluni soggetti inclusi nell’elenco dei 76, quando detti taluni, con ogni probabilità, dovevano essere esclusi sol che si fosse loro applicata la medesima regola della prevalente temporalità.

Anticipiamo che quanto riferiamo tra qualche giorno sarà di pubblico dominio.

Se sarà dimostrato (come peraltro sarà documentalmente facile dimostrare) quanto denunciato, allora, delle due l’una: o il Direttore dell’Agenas, un Professore Ordinario dell’Università Sant’Anna di Pisa ed un Magistrato della Repubblica o hanno fatto confusione disapplicando la regola che essi stessi si sono dati leggendo male i curricula dei taluni; oppure hanno artatamente usato i dati curriculari finendo col favorire gli stessi taluni. In questa seconda ipotesi (allo stato semplice ipotesi), i simpatici Commissari, oltre che macchiare il loro operato di macroscopiche illegittimità, avrebbero anche commesso i reati di abuso d’ufficio e di falso ideologico. Quindi, unitamente all’Assessore Borsellino, là dove dovesse avere avallato tale operato, dovrebbero finire ne miro della magistratura.

Rosario, sappiamo che Tu, Supremo, non accetti consigli. E noi neanche pensiamo di dartene. Tuttavia, non possiamo non pensare che se viene nominato uno di quei taluni, e poi magari i maligni diranno (come già si assiste su twetter) che trattasi di tuoi fedelissimi, allora, con i Decreti di nomina, se le denunce andranno a buon fine, si verrà a completare la consumazione dei reati.

 

Giulio Ambrosetti

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