Sanità, approvata la nuova gara per i farmaci generici Triplicati principi attivi all’asta, forniture per 73 milioni

Nuova gara d’appalto sui farmaci generici in uso nelle strutture sanitarie regionali. A poco più di due mesi dall’annullamento da parte della Centrale unica di committenza di una procedura del valore di 23 milioni di euro, in seguito a una serie di sviste nella compilazione degli elenchi dei principi attivi fuori brevetto, la Consip siciliana – istituita tre anni fa durante l’era Crocetta – ci riprova con un nuovo bando che proprio ieri ha avuto il via libera dalla Ragioneria siciliana della Regione. 

Ad andare in gara, stavolta, saranno molti più principi attivi. Si passa infatti da 17 a 54 lotti, per una base d’asta complessiva che sfiorerà i 73 milioni. La revisione segue la relazione presentata a luglio dal referente tecnico nominato dalla Cuc Franco Rapisarda. Direttore del dipartimento strutturale del farmaco all’Asp di Catania, lo stesso Rapisarda, la scorsa primavera, aveva confermato la presenza di criticità nel precedente bando. Le contestazioni, inoltrate da alcune delle imprese interessate alla gara, riguardavano anche «l’avere incluso nello stesso lotto due diverse tipologie di confezionamento dello stesso principio attivo, impedendo così di partecipare alla gara alle imprese che commercializzano un solo formato». Fattore questo che, unito al mancato inserimento di altri principi attivi che si sarebbero dovuti mettere all’asta, aveva convinto il dirigente generale Gesualdo Palagonia ad annullare in autotutela la procedura. 

In attesa che sulla piattaforma digitale venga pubblicato il disciplinare di gara e il capitolato, ciò che per il momento si sa è che la durata della fornitura. «Avrà durata di 39 mesi con decorrenza presunta da ottobre 2018 sino al 31 dicembre 2021, al fine di delinearne la scadenza con quella della gara regionale farmaci», si legge nel decreto dell’assessorato. L’appalto verrà aggiudicato con il criterio del minor prezzo. A essere interessate saranno tutte le Aziende sanitarie, gli ospedali e gli istituti di ricerca, come nel caso del Bonino-Pulejo di Messina, dell’Ismett di Palermo o dell’Oasi di Troina.

La Centrale unica di committenza siciliana ieri era tornata al centro della cronaca per l’ufficializzazione dell’annullamento della gara d’appalto per il servizio di ristorazione e mense nelle Asp. Una decisione arrivata dopo un anno travagliato e in seguito a una sentenza del Tar, che ha accolto il ricorso di un’impresa.

Simone Olivelli

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