Una lite al telefono, poi l’irruzione violenta in casa e le minacce. Nel pomeriggio di ieri – sabato 20 luglio – un 50enne residente a Belpasso, in provincia di Catania, è stato arrestato dai carabinieri a San Pietro Clarenza, sempre nel Catanese: l’accusa è di atti persecutori. Una donna di 41 anni ha chiamato i carabinieri perché sarebbe stata minacciata dall’ex marito. Arrivati sul posto, i militari si sono trovati di fronte a un 50enne con precedenti penali che stava parlando con delle persone vicine di casa, intervenute dopo aver sentito le urla della donna. La 41enne ha raccontato ai carabinieri che tra lei e il suo ex marito ci sarebbe stata una lite telefonica – durante la quale l’uomo l’avrebbe insultata e minacciata – poi il 50enne l’avrebbe raggiunta a casa, dove la donna sarebbe stata con i due figli minorenni nati dal loro matrimonio e con un’amica di lei.
Secondo quanto detto ai carabinieri dalla 41enne e dalla sua amica, l’uomo avrebbe rotto a calci la porta d’ingresso della casa e avrebbe detto: «Apri questa porta che ti scanno, ti ammazzo, ti scippo la testa». A quel punto la donna si sarebbe nascosta in una stanza della casa, chiusa da un cancelletto in ferro, mentre i figli avrebbero tentato di calmare il padre. Il 50enne, però, visto che non avrebbe potuto raggiungere l’ex moglie, avrebbe rotto oggetti della casa e avrebbe buttato a terra la tv della cucina. Quando i militari hanno ispezionato la casa hanno constatato che l’abitazione aveva i segni dell’azione dell’uomo: soprammobili rotti e disseminati ovunque sul pavimento, il televisore in frantumi e impronte di calci sulle porte delle stanze.
La donna ha raccontato ai carabinieri che lei e il suo ex marito si sono separati sei anni fa e che da allora – da quando l’uomo è andato a vivere in un’altra casa – lui avrebbe sempre cercato di intromettersi nella vita di lei: si sarebbe appostato nei pressi della casa della donna per controllare le sue frequentazioni, le avrebbe creato problemi nella gestione dei figli e l’avrebbe insultata e minacciata moltissime volte. Raccolti gli elementi di prova a carico dell’uomo, i carabinieri lo hanno arrestato: ora l’uomo si trova ai domiciliari.
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