Lo hanno arrestato il giorno di Natale, mentre stava tentanto di sfondare a calci e pugni la porta d’ingresso dell’abitazione dei nonni della moglie. Proprio la donna – madre di due figlie di 16 e 9 anni – si era rifugiata dai parenti, nel quartiere catanese di San Leone, per sfuggire alle violenze cui il marito 36enne, bloccato il 25 dicembre da una volante della polizia, l’avrebbe sottoposta da tempo.
L’uomo, secondo gli agenti, si sarebbe reso responsabile di maltrattamenti in famiglia – con l’aggravante di aver commesso i fatti in presenza dei figli minori – e si trova adesso rinchiuso nel carcere di piazza Lanza a Catania, in attesa di convalida da parte del gip.
La donna, intorno alle 13 del giorno di Natale, aveva chiamato la polizia dalla casa dei propri nonni. Cioè il luogo dove viveva, secondo la ricostruzione degli inquirenti, da quando era stata costretta ad allontanarsi dal domicilio coniugale per le continue violenze del marito. Lì l’uomo l’aveva raggiunta e stava cercando di entrare in casa, in stato di visibile agitazione.
La moglie ha raccontato poi agli agenti che, ormai da diversi anni, era vittima di continui e reiterati atti di violenza. L’uomo, col suo atteggiamento vessatorio, l’aveva costretta a lasciare, insieme alle due figlie minori, l’abitazione in cui risiedeva e a modificare le sue abitudini di vita.
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