Sei persone arrestate nella notte a San Cataldo nell’ambito di un’operazione dei carabinieri. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere contesta agli indagati, a vario titolo, diversi reati: furti, prevalentemente in appartamento, rapine ed episodi di cessione di stupefacenti, oltre un episodio di ricettazione.
Sono alcuni degli episodi su cui è stata fatta luce con l’inchiesta denominata Kitt. A finire in manette – su disposizione del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Caltanissetta – sono stati quattro sancataldesi, un catanese e un nisseno. Si tratta di Ivan Cristian Callari, di 27 anni, Giuseppe Colasberna, di 39 anni, Rosario Diliberto, di 47 anni, Michele Callari, di 35 anni, Davide Intravaia – per aver ceduto dosi di stupefacenti, secondo gli inquirenti acquistati dagli indagati con il provento dei furti – e Fabio Colore, 43enne fermato per ricettazione in quanto avrebbe in un episodio consentito la vendita dell’oro trafugato.
Sono 23 in tutto i furti in appartamento ricostruiti dai militari, ma molti di più quelli che sarebbero stati commessi. Gli indagati, infatti, senza sapere di essere intercettati in auto, avrebbero ammesso almeno 50 colpi, di cui 38 messi a segno nei villini della zona. Non solo gioielli, oro e denaro. I rapinatori non disdegnavano quadri, elementi di arredo e in un caso anche un piano cottura, da utilizzare nelle proprie abitazioni. «È stata importante anche la collaborazione delle parti offese e dei testimoni che hanno denunciato i fatti, supportando le indicazioni delle vittime – ha detto il procuratore capo Amedeo Bertone -. Accanto a questo buon esempio c’è anche un altro episodio invece in cui la vittima è stata avvicinata per recuperare la refurtiva dietro pagamento».
«L’attività della tenenza di San Cataldo – ha spiegato il colonnello Gerardo Petitto, comandante provinciale dei carabinieri di Caltanissetta – costituisce un segnale della presenza su un territorio colpito dall’estate 2015 al 2016 da una serie di furti in abitazione. Il più eclatante è avvenuto con un’aggressione a un cittadino di origine francese pesantemente malmenato e derubato». In quel caso la reazione della vittima, un franco-italiano che torna ogni estate a San Cataldo, ha sorpreso i rapinatori che si accontentarono di scippargli la collana, non riuscendo nell’intento di farsi aprire casa, dove erano anche custodite armi. In un altro caso, un colpo da centomila euro ai danni di un imprenditore, oltre a gioielli e soldi, i ladri presero due pistole.
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