Salvo Pogliese è il nuovo sindaco di Catania. L’eurodeputato e candidato del centrodestra unito conferma le previsioni pre-elettorali e sfora abbondantemente la soglia del 40 per cento, necessaria per l’elezione al primo turno. Ma fa di più: arriva a sfiorare la soglia del 50 per cento. Quasi la metà degli elettori catanesi (alle urne è andato il 53,15 per cento dei cittadini aventi diritto) ha deciso di affidarsi al più giovane tra i candidati alla carica di primo cittadino del capoluogo etneo. Una età anagrafica che, però, non coincide con quella politica: nel curriculum del neo-sindaco c’è un’intera vita di militanza e palazzo. Su Pogliese pende, attualmente, un processo per peculato: l’accusa è di avere sottratto per fini personali parte dei fondi destinati al gruppo consiliare del quale faceva parte quando era in carica all’Assemblea regionale siciliana.
Al secondo posto nella contesa si è piazzato
l’uscente Enzo Bianco. Intorno alle 2.30 del mattino, Bianco è arrivato nella sede di Casa Catania, il suo comitato elettorale, per rilasciare le prime dichiarazioni dopo la sconfitta. «Gli faccio i miei più sinceri auguri – dice l’ormai ex sindaco a MeridioNews – Nella speranza che quanto è stato realizzato in questi cinque anni non vada perso. Io ho la soddisfazione personale che una parte rilevante dei catanesi ha mostrato apprezzamento per il lavoro svolto, un più ampio consenso rispetto a quello che il mio partito ha avuto alle elezioni politiche. Sono particolarmente lieto che anche persone che non sono elettori del centrosinistra mi abbiano manifestato il loro supporto. Continuerò a interessarmi della città con entusiasmo, anche se non sarò più sindaco».
Si deve accontentare del terzo gradino del podio, invece, il
candidato del Movimento 5 stelle Giovanni Grasso. A chi pensava che il governo giallo-verde e la discesa in Sicilia di Luigi Di Maio sarebbero serviti a tirare la volata all’aspirante pentastellato hanno risposto i voti dei catanesi: non arrivano neanche al 20 per cento del totale. Numeri ben al di sotto delle aspettative dello stesso Grasso, che in un’intervista a MeridioNews dava per certo il superamento della soglia del 30 per cento. Arrivando perfino a ipotizzare un ballottaggio con Pogliese. Che, però, non è stato mai neanche in discussione. A guardare da lontano una contesa mai realmente iniziata rimangono anche Emiliano Abramo e Riccardo Pellegrino. Abramo, capo della comunità di Sant’Egidio e proposta civica, non riesce a portare in Consiglio comunale neanche un eletto. Stesso discorso per Pellegrino che si ferma all’1 per cento e riduce le preferenze ottenute alle elezioni regionali di novembre 2017.
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