«Per i cattedratici è sbagliato dire cantastorie e cuntista è una parola che sul vocabolario non esiste. Pitrè parlava di contastorie». Inizia così l’intervista a Salvo Piparo, l’attore che racconta Palermo attraverso l’arte della tecnica narrativa del cunto siciliano introdotto dai greci, che poi si intreccia con le vicende dei paladini francesi e con la storia della nobiltà palermitana. Uno su tutti l’esempio della vita di Laura Lanza di Trabia, la Baronessa di Carini. Poi ci sono i personaggi delle basole palermitane. Piparo coglie l’occasione anche per lanciare un messaggio ai giovani che potrebbero «divertirsi a riscoprire la leggerezza del raccontare con ironia anche eventi tragici».
«Ogni giorno vediamo qualcuno, sì, devo dire che qualcuno si vede, ma non so di…
Gli agenti del commissariato di polizia di Librino hanno passato al setaccio i garage di…
I vigili del fuoco del distaccamento di Randazzo del comando provinciale di Catania sono intervenuti…
Agguato a colpi di casco contro un minorenne a Sciacca: l'aggressione è avvenuta nella zona…
Furto con spaccata nel bar delle Magnolie a Palermo. Il colpo nell'omonima via è stato messo…
La polizia di Catania ha beccato un pusher di 22 anni con addosso crack e…