Il fascicolo aperto dopo la querela di Carola Rackete a Matteo Salvini è stato inviato alla procura di Milano. La notizia è emersa oggi. L’indagine passa così da Roma alla città meneghina ed è stata affidata alla pm Giancarla Serafini.
La denuncia era stata fatta dalla comandante della Sea Watch il 12 luglio, a margine della vicenda che ha visto protagonista la nave dell’ong tedesca ferma nel porto di Lampedusa senza autorizzazione ad attraccare. In quell’occasione Racket decise di accostarsi alla banchina. Un’azione che per certi aspetti mise a rischio l’incolumità dei militari della guardia di finanza che presidiavano il porto, portando l’ex ministro degli Interni Matteo Salvini a dare della «sbruffoncella» e della «fuorilegge» all’attivista tedesca.
Nella querela Rackete ha chiesto anche il sequestro dei social in cui «risultano pubblicati e diffusi i contenuti diffamatori e istigatori con specifico riferimento alle pagine Facebook e Twitter dell’account ufficiale di Matteo Salvini». Il legale della comandante, l’avvocato Alessandro Gamberini, ha spiegato che le parole del leader della Lega «sono state aggressioni gratuite e diffamatorie con toni minacciosi diretti e indiretti».
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