Nel decreto Sicurezza, da poco diventato legge, ci sono «tante buone notizie che riguardano il vostro territorio». Le parole sono del ministro degli Interni, Matteo Salvini, e sono rivolte ai siciliani. Il capo del Viminale ha scelto le colonne del quotidiano La Sicilia, che gli ha messo a disposizione la colonna che spetta agli editoriali, per spiegare le nuove norme approvate nei giorni scorsi dal Parlamento.
Salvini, che ha motivato la scelta di scrivere sul quotidiano poiché convinto che «un politico debba mantenere il contatto con il territorio, soprattutto se è un convinto federalista come il sottoscritto», nello scritto ripercorre i passaggi della nuova legge che, a suo dire, porteranno vantaggi all’Isola. Non prima di parlare del contrasto all’immigrazione e della volontà di mettere fine all’esperienza del Cara di Mineo. «Gli sbarchi si sono ridotti dell’80 per cento e stiamo tagliando i costi dell’accoglienza, stroncando il business di chi lucrava sui flussi incontrollati – scrive Salvini -. Siamo riusciti a ridurre la pressione di alcuni maxi-centri come il famigerato Cara di Mineo, che ho promesso di chiudere: lo farò».
Nel proprio scritto, Salvini offre come nuove opportunità ai siciliani, oltre alla possibilità per i Comuni di assumere nuovi agenti di polizia municipale e di usufruire delle risorse per la videosorveglianza, l’estensione del Daspo urbano. «Ovvero la possibilità di allontanare dal territorio comunale delinquenti e sbandati che allarmano cittadini e famiglie», spiega. Per poi soffermarsi sulla norma nata per mettere una stretta ai cosiddetti negozietti etnici, che però proprio in Sicilia ha registrato un’accoglienza più che tiepida. «I sindaci potranno chiudere o ridurre gli orari d’apertura dei negozio che non rispettano le norme o attirano una clientela problematica», sottolinea il ministro. Tra le buone notizie per l’Isola, Salvini elenca poi l’uso del taser per i vigili urbani e le norme contro l’accattonaggio molesto e quelle per favorire gli sfratti.
Parole poi anche sul contrasto della criminalità organizzata. «Abbiamo rafforzato l’Agenzia per i beni confiscati, abbiamo previsto pene più severe per gli amministratori condannati per mafia, abbiamo ideato nuovi meccanismi per strappare le proprietà ai boss», si legge nell’editoriale scritto sul quotidiano di recente confiscato all‘imprenditore Mario Ciancio Sanfilippo, accusato, dai magistrati della Dda di Catania, di avere «nel tempo fornito un apporto costante alla famiglia catanese di Cosa nostra». Salvini, dopo avere annunciato il proprio impegno nella manovra finanziaria in fatto di flat tax, partite iva, detraibilità Imu per i capannoni e riduzione dei contributi Inail per le imprese, conclude assicurando di avere a cuore il destino dell’Isola. «Vogliamo passare dalle parole ai fatti. Non chiudiamo il dialogo col territorio e con gli amministratori. Non dimentico la Sicilia e i siciliani».
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