Salvi nominato procuratore generale di Roma Lo straniero lascia Catania dopo quattro anni

Giovanni Salvi, procuratore capo di Catania, è stato nominato procuratore generale di Roma dal Consiglio superiore della magistratura. La commissione del Csm ha votato all’unanimità la promozione dell’attuale reggente dell’ufficio etneo. Giovanni Salvi sostituirà Luigi Ciampoli. 

La corsa alla procura generale della capitale ha visto protagonisti Salvi, il collega della procura di Bologna Roberto Alfonso, Luigi Riello (noto per la sua partecipazione nel processo sull’omicidio di Meredith Kercher a Perugia), e l’aggiunto romano Nello Rossi. Altri concorrenti sono stati Eugenio Selvaggi  e Pierfelice Pratis. 

Salvi, prima di assumere l’incarico a Catania, ha già avuto una lunga esperienza nella capitale, sua città d’adozione. Leccese d’origine, un principio di carriera nel 1980 da pretore a Monza, dal 1984 Salvi è stato sostituto procuratore della Repubblica al Tribunale di Roma prima di diventare sostituto procuratore generale alla Corte di Cassazione. Poi la parentesi alle falde dell’Etna avviata con un percorso non privo di difficoltà. 

Il procuratore della Direzione distrettuale antimafia Giuseppe Gennaro e il procuratore generale etneo Giovanni Tinebra, entrambi candidati alla reggenza dell’ufficio catanese, hanno presentato ricorso subito dopo la nomina di Giovanni Salvi, nel novembre 2011. Anche la discussione che ha portato il Consiglio superiore della magistratura a preferire il candidato straniero (ossia non catanese, come chiesto a gran voce dalla società civile) rispetto ai due concorrenti non è stata di certo serena, preceduta da un clima avvelenato tra i corridoi del Tribunale catanese. La conferma della sua nomina era arrivata dal Consiglio di Stato appena un anno fa.