Salemi, continua l’indagine sul corpo carbonizzato Il promesso sposo e i perché delle nozze saltate

Mentre proseguono le indagini dei carabinieri per far luce sul giallo dell’uomo trovato carbonizzato a Salemi, nuovi particolari emergono sul mancato matrimonio di Francesco Ciaravolo di 48 anni. Qualche giorno prima delle nozze – fissate per il 29 dicembre – l’uomo sarebbe stato visto discutere animatamente, davanti a un bar di Salemi, con la sua ex fidanzata che lavora presso una farmacia della cittadina del Belice. La stessa donna sembra che, il giorno del matrimonio, si sia presentata nella chiesa di Castelvetrano, dove il suo ex sarebbe dovuto convolare a nozze con una infermiera di 53 anni conosciuta nel 2017. 

All’altare, però, Francesco Ciaravolo non si è presentato. Cosa gli sia passato per la testa è un mistero. Lo stesso mistero che avvolge quel corpo carbonizzato rinvenuto, nelle campagne di Salemi, a bordo della Mercedes intestata proprio all’uomo. I carabinieri ipotizzano che la vittima sia proprio lui, ma maggiori certezze sull’identità di quell’uomo devastato dal fuoco si avranno non appena sarà eseguito l’esame del Dna

Gli investigatori stanno passando al setaccio la vita del 48enne. L’uomo diceva di essere un imprenditore che aveva relazioni commerciali con paesi stranieri, mentre in realtà era disoccupato. Viveva con l’anziana madre. Qualcuno avanza l’ipotesi che in chiesa non si sia presentato perché temeva che la sua ex facesse una scenata. Altri, invece, che non avesse pagato nessuno: né il fotografo, né il titolare della sala ricevimenti, né il fioraio. Eppure pare avesse organizzato un matrimonio lussuoso, al Mahara Hotel di Mazara del Vallo, con un menù a base di aragoste e champagne. L’uomo avrebbe persino prenotato il viaggio di nozze, lasciando al titolare dell’agenzia un acconto di 1.500 euro. 

La vicenda, tuttavia, al momento resta un vero e proprio rompicapo per i carabinieri della compagnia di Trapani che, coordinati dalla procura di Marsala, hanno già ascoltato l’anziana madre di Ciaravolo. Unica certezza, al momento, pare essere il fatto che l’uomo fino al 2 gennaio fosse vivo. In paese dicono di averlo visto, poi il nulla. Secondo gli inquirenti, la morte sarebbe avvenuta nella notte a cavallo tra il 4 e il 5 gennaio. Passi avanti potrebbero essere fatti dopo i risultati del dna e dell’autopsia che è stata eseguita l’altro ieri presso l’istituto di medicina legale del Policlinico di Palermo.

Pamela Giacomarro

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