Un avvio tra luci e ombre, questo il bilancio del primo weekend di saldi a Palermo. La partenza ufficiale, scattata sabato scorso, trova un città che continua a fare i conti con un contesto socioeconomico pesante e buio dove anche la boccata di ossigeno tanto auspicata tarda ad arrivare. Anche se è ancora presto per fare dei consuntivi, quel che emerge da questi primi due giorni di acquisti è una tenuta dei consumi nei centri commerciali e una lieve flessione invece nei negozi del centro, rispetto ai volumi registrati lo scorso anno.
«La situazione economica della città rimane tragica – spiega a MeridioNews la presidente di Confcommercio Palermo Patrizia Di Dio -. Per avere stime più complete su come sta andando la stagione dei saldi dovremo attendere almeno altri due weekend, di certo quel che registriamo come associazione, attraverso il feedback che giunge a noi, è una flessione rispetto all’anno scorso in centro città. Ancora non la possiamo quantificare ma di certo c’è. Tiene invece il livello nei centri commerciali. Bisogna anche dire che i cittadini hanno diluito gli acquisti, complice il via libera alle promozioni nel mese di dicembre consentito con decreto, che ha anticipatamente liberato i consumi».
Confcommercio lo scorso novembre, aveva espresso chiaramente il suo disaccordo su quanto stabilito dal decreto regionale, ovvero l’anticipo dei saldi di fine stagione al 2 gennaio e l’estensione praticamente a tutto l’anno del periodo delle promozioni; Patrizia Di Dio aveva definito «la posizione iperliberista dell’assessorato regionale delle Attività Produttive» come «una evidente aggressione nei confronti di quel dettaglio tradizionale indipendente che noi rappresentiamo. Un attentato alla sopravvivenza della categoria». Per la presidente di Confcommercio a pesare poi sono in molti casi «strategie di mobilità non proprio adeguate», «di certo – conclude – l’avvio del tram proprio in questi giorni ha aiutato molto quei centri commerciali che ricadono nelle aree servite, mentre in centro sappiamo bene come la situazione traffico e mobilità non sia proprio facile».
Meno pessimista la Federconsumatori Palermo che azzarda delle previsioni quasi del tutto in linea con quelle dello scorso anno. Il numero delle famiglie coinvolte negli acquisti a prezzi scontati sarà del 38 per cento con un incremento dell’1 per cento. Invariata la spesa che, secondo l’associazione, si attesterà sui 179 euro per nucleo familiare con un giro d’affari stimato in 33,51 milioni di euro. Sulle vendite promozionali anticipate punta il dito Lillo Vizzini, responsabile Federconsumatori Palermo, «Le diverse opportunità di sconti che già in precedenza i negozianti hanno offerto ai clienti più affezionati – spiega – hanno indebolito la richiesta in merito ai saldi, anche perché la nuova normativa permette questo tipo di vendite. Non si verifica comunque da anni l’assalto all’arma bianca, il contesto economico rimane quello che vediamo. Certamente la tenuta nei centri commerciali è spiegabile sulla maggiore scelta e sul fattore traino determinato dal tram. Comunque da alcuni giri fatti dai nostri volontari non è andata male, c’è movimento anche se i negozi non sono strapieni. Truffe scoperte o denunciate? Ma complessivamente non abbiamo avuto riscontri eclatanti – conclude -, eccezion fatta per due esercizi commerciali che avevano taroccato il prezzo di partenza, aumentandolo. Rimangono comunque casi isolati».
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