Rubrica/ La nuvola di Aristofane. Cardinale? Ha ‘soffiato’ il posto a Massimo Russo…

I compiacimenti per la sua nomina a sottosegretario di Stato alla Salute sono arrivati da tutti gli schieramenti, dal ‘lumiano’ Marco Venturi al Pid Rudy Maira, dal ‘sudista’ Titti Bufardeci al coordinatore pidiellino Giuseppe Castiglione, fino all’ex assessore regionale cuffariano alla Sanità, oggi rettore, Roberto Lagalla. Sono arrivate perfino le congratulazioni dell’assessore alla Salute Massimo Russo, che i rumors davano in predicato proprio per quella poltrona, quasi una sorta di promozione/rimozione per il magistrato che ormai ha deciso di abbandonare definitivamente la toga per la politica attiva.

In silenzio fino all’indomani sera solo Raffaele Lombardo, che comunque nel 2009 lo aveva scelto per la successione di padre Ennio Pintacuda per la massima poltrona di Castello Utveggio. Già, perché per il settantunenne Adolfo Elio Cardinale (gli anni compiuti proprio il giorno del suo giuramento) la presidenza del Cerisdi sembrava, insieme a quella di responsabile sanitario del Palermo calcio di Zamparini, l’ultimo incarico del professore dopo una lunga carriera universitaria, da sempre vicina alla politica.

Non avevamo tenuto in considerazione, però, i “poteri forti” montiani, insieme alla segnalazione di Renato Schifani, visto che la consorte del neo sottosegretario, Annamaria Palma, per anni procuratore aggiunto della Repubblica in Palermo, è ora capo di gabinetto del presidente del Senato. Sulla Palma non scriviamo nulla, visto che ama collezionare querele, contro Rita Borsellino, Gioacchino Genchi e vari siti e quotidiani online, per questioni di radiologi (Carcione) e marescialli vari (Borzacchelli e c.).

Non gli sono giunte via comunicato, ma sicuramente con il cuore sì, da un suo allievo, radiologo anche lui, Totò Cuffaro. Infatti fin dagli anni ’80 il giovane Cuffaro frequenta e apprezza il professore, tanto che al suo matrimonio chiamò la signora Cardinale come sua testimone di nozze. Da assessore e poi da presidente della Regione, il preside di Medicina era sempre stato un suo punto di riferimento per le questioni di sanità.

Nel 2003 lo aveva anche designato, in quota Regioni, nel Cda dell’Istituto Superiore di Sanità, il massimo organo del Servizio sanitario nazionale.

Poi con l’inchiesta talpe alla Procura, ragioni d’opportunità avevano diradato le occasioni d’incontro, se non quelle formali. Ma ancora nel 2009 la nomina fatta da Lombardo al Cerisdi fu l’ultimo favore del presidente al suo predecessore prima della rottura, proprio sulla sanità. Oggi al leader dell’Mpa è sfuggita quella poltrona a favore degli schifanian-cuffariani. Ma per ora è di tempo di far buon viso a cattivo gioco. Anche se, alla fine, Cardinale è per sempre cognato di Romeo Palma, il capo dell’Ufficio legislativo e legale della Regione nominato proprio da Lombardo…

Dimenticavamo: nonostante la nomina a vice ministro, Cardinale non avrebbe alcuna intenzione di mollare la poltrona di ‘capo’ del Cerisdi. Perché, avevate dubbi?

 

Aristofane III

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