Le bare insepolte hanno superato quota mille, per un’emergenza che sembra tutt’altro che finita. Al cimitero dei Rotoli dal 2019 la situazione sembra aggravarsi sempre di più. Al momento rimane un piccolo passo avanti l’ordinanza emanata da Leoluca Orlando, con cui il sindaco di Palermo aveva chiesto interventi immediati. E le azioni erano pure arrivate. O almeno così sembrava. A settembre era stato approvato il progetto per 424 nuovi loculi. Ma le barre accatastate nei depositi continuano a esserci. Una fotografia, quella delle bare in spazi di fortuna, che sembra destinata a restare così ancora per molto. Ai Rotoli manca il forno crematorio, guasto dal 2020, al momento non basterebbero nemmeno i sacchi per le estumulazioni.
Il Comune aveva realizzato alcune scaffalature in metallo proprio per togliere le bare dal suolo, ma lo spazio è esaurito e alcune salme sono poggiate a terra. Ai problemi di spazio (per l’utilizzo dei campi d’inumazione a ridosso di una parete rocciosa si attende il collaudo di una barriera paramassi) si aggiungono le questioni contabili: è stata necessaria la mediazione del prefetto Giuseppe Forlani per trovare mille euro e consentire nei prossimi tre weekend l’apertura degli uffici cimiteriali del Comune, rimasti chiusi, in barba all’emergenza, per mancanza di fondi per gli straordinari.
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