Torna a far parlare di sè il caso Rossitto. Dopo lo scandalo televisivo lanciato da Le Iene e le indagini aperte dalla Procura di Catania, è di mercoledì mattina la notizia dell’ordinanza che dispone gli arresti domicialiri per due mesi al docente universitario.
Tentativo di inquinamento delle prove, così è stata motivata l’ordinanza del giudice. L’ipotesi di reato del Gip Marina Rizza sarebbe quella di tentata concussione per aver chiesto favori sessuali in cambio di aiuto agli esami, senza ottenerli. Denunciato da quattro studentesse, il professore si era dimesso appena qualche settimana dopo lo scandalo mediatico. Un filmato riprendeva, infatti, il docente all’interno di un motel in compagnia di una studentessa, complice della trasmissione Le iene di Italia1.
I tentativi di reati sessuali sono stati contestati dai procuratori aggiunti di Catania Michelangelo Patané, Marisa Scavo e dal sostituto Lina Trovato, seppure l’ipotesi non sia stata condivisa dal Gip. Spetterà adesso alla Procura valutare se ricorrere in appello contro questa decisione.
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