Rita Borsellino, Bersani come Bruto?

Nel centrosinistra di Palermo, fino ad ora, l’unica cosa chiara è la confusione. A livello nazionale questo schieramento politico ha deciso che bisogna puntare su alleanze di centrosinistra per sconfiggere il centrodestra. Naturalmente con candidature unitarie. Per il capoluogo siciliano il segretario nazionale del Pd, Pier Luigi Besani, ha individuato in Rita Borsellino il candidato a sindaco. L’indicazione di Bersani – questo dovrebbe andare sé – è Rita Borsellino candidata unica del centrosinistra.
Poi, però, esistono i telefoni cellulari. E gli sms. Uno di questi sms, lo scorso fine settimana, ha fatto il giro dei telefoni cellulari di politici, giornalisti e via continuando. In questo sms il capogruppo del Pd all’Ars, Antonello Cracolici, invita i suoi amici a partecipare a una manifestazione politica di Fabrizio Ferrandelli, avversario di Rita Borsellino alle elezioni primarie del centrosinistra. E’ evidente che l’sms non è partito da solo dal telefonino di Cracolici.
A questo punto, delle due l’una. O Rita Borsellino non è la persona che Bersani ha individuato quale candidata unitaria del centrosinistra di Palermo, o Cracolici e Giuseppe Lumia (che noi ipotizziamo vicino a Cracolici) stanno disattendendo a un’indicazione politica del segretario nazionale. Se è vera la prima ipotesi, Bersani sarebbe un fariseo. Se è vera la seconda ipotesi – e cioè ‘insubordinazione’ di Cracolici e Lumia – il segretario nazionale del Pd dovrebbe fare qualcosa. Anche per evitare che la gente pensi che il Pd siciliano sia un albergo (ad ore?) dove si entra e si esce a seconda delle convenienze del caso.
Sarebbe bene che Bersani – sin da ora – dicesse qualcosa di chiaro su questa vicenda. Se si è pentito di aver indicato Rita Borsellino lo dica, non ci sarebbe nulla di male. Ma se Rita Borsellino è il nome giusto per la candidatura a sindaco di Palermo per il centrosinistra – e Bersani ne è veramente convinto – ebbene, è arrivato il momento di chiamarsi Cracolici e Lumia per chiedergli ‘spiegazioni’.
L’unica cosa che Bersani non deve fare è venire a Palermo ad appoggiare la candidatura di Rita Borsellino alle primarie, mentre una parte del suo partito – i già citati Cracolici e Lumia e chi gli andrà dietro – tirano la volata a un altro candidato. La scena – il segretario nazionale del Pd ne converrà – sarebbe ridicola. Nessuno, a questo punto, potrebbe togliere dalla testa della gente il dubbio che Bersani, in realtà, verrebbe nel capoluogo siciliano per ‘pugnalare’ Rita Borsellino alle spalle. Per un motivo molto semplice: perché una sceneggiata simile avrebbe un solo significato: che Cracolici, Lumia e lo stesso Bersani sarebbero praticamente d’accordo tra loro…

 

Giulio Ambrosetti

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