di Ivan Scinardo
Novanta minuti di bellezza narrativa e paesaggistica, conditi da una interpretazione magistrale di un Ben Gazzara nelle ultime fasi della sua vita, girato in Sicilia tra le saline e lo Stagnone di Marsala, nel 2011.
Il lungometraggio, opera prima dei registi Gianni Cardillo e Daniele De Plano, vincitore del Rome Indipendent Film Festival 2012, ha stupito e meravigliato un pubblico attento e selezionato che, al cinema De Seta dei Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo, ha assistito al classico e ben riuscito esperimento vero di cinema e Turismo.
La proiezione chiudeva il ciclo di incontri organizzati dal Festival cinematografico Sorsi Corti. In sala uno dei due registi, Gianni Cardillo, assente il coregista De Plano, che via Skype ha spiegato la genesi del film che prende spunto e inizia proprio con le immagini in gergo sporche ossia amatoriali, di un cortometraggio di 15 minuti del 2002, Il Regalo di Natale. (a destra, Tiziana Lodato)
Nastro dargento, Premio della Critica Cinematografica e Televisiva di Fabriano e Premio Kodak Italia, il corto racconta di un anziano signore che decide di mandare un videomessaggio di auguri di Natale alla figlia emigrata in America in cerca di fortuna come attrice. Ma un ladro gli ruba la videocamera acquistata per loccasione.
Il figlio del ladro, un bimbo di otto anni, resosi conto del valore affettivo del messaggio filmato, cerca in tutti i modi di restituire la videocamera al suo legittimo proprietario. Da qui inizia il film che ha come protagonista la bellissima attrice siciliana Tiziana Lodato.
Un ultimo cammeo prima di morire lo regala lattore Ben Gazzara. E lui che guida i momenti più intensi con il piccolo Nicolò, alias Salvatore Li Causi voce e sguardo narrante di una vicenda forse comune a chi lascia la Sicilia, e poi da lontano ne apprezza tutta la sua bellezza con i suoi sapori e odori.
Il bambino è sempre con la videocamera amatoriale in mano, sua inseparabile compagnia, pronta a registrare ogni frammento di vita di Rosina che tornata in Sicilia dallAmerica, fa i conti con il proprio passato e con le radici che aveva rabbiosamente reciso. Faceva lattrice di film porno e qualcuno in paese la riconosce e le chiede pure lautografo sul dvd di uno dei suoi film. (a sinistra, Ben Gazzara)
Apprezzati dal dirigente generale dellassessorato al Turismo, il critico cinematografico, Alessandro Rais, e dal dirigente della Film Commission, Pietro Di Miceli, i luoghi della Sicilia occidentale che incorniciano la storia: i vigneti di Marsala e le cantine di alcuni tra i migliori vini dItalia, la processione dei Misteri della Settimana Santa, lisola punica di Mothia e la sua strada sommersa tra i mucchi di sale.
Ristabbanna (da queste parti, proprio qui), ha spiegato Gianni Cardillo in sala, tratta il tema del ritorno: limportanza dei luoghi, delle origini, del ritorno alle proprie radici come premessa alla realizzazione dei propri sogni. E il siciliano, con la sua musicalità, è la lingua parlata dal film.
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