Si spacca il fronte sindacale sulla riforma della pubblica amministrazione del governo di Rosario Crocetta. Il tavolo di ieri tra il presidente della Regione e alcuni assessori da una parte e i sindacati dall’altra si è concluso con una novità: Cgil e Uil confermano lo sciopero dei dipendenti regionali per domani, 20 marzo; Cisl, Cobas-Codir, Sadirs, Siad e Ugl hanno invece siglato un’intesa con il governo che porterà all’apertura di un tavolo di trattative.
Al centro del duro confronto tra le parti c’è il futuro dei dipendenti. La legge di stabilità 2015 prevede tagli alla spesa pubblica per 200 milioni: i settori su cui interverrà la manovra sono i forestali e il personale della Regione (per entrambi sono previste norme di contenimento dei costi), la riduzione del numero dei consiglieri comunali e delle indennità (ma non a partire dalle amministrative di questa primavera); l’adeguamento del sistema pensionistico dei dipendenti regionali a quello degli statali (da retributivo a contributivo), il taglio del salario accessorio e dei permessi sindacali, oltre alla mobilità interna.
Il protocollo d’intesa siglato ieri a palazzo d’Orleans stabilisce l’apertura di una trattativa su permessi sindacali, rinnovi contrattuali, mobilità del personale regionale, criteri di riorganizzazione e riclassificazione del personale in caso di prepensionamenti. In questo modo verrebbero stralciate dalla manovra le norme sul personale, che riguardano aspetti di carattere contrattuale, mentre sarebbero mantenute quelle sulle pensioni, che potrebbero essere emendate quando la manovra approderà all’Ars.
Si è anche deciso che il confronto verrà avviato in tempi rapidi con l’Aran Sicilia, l’agenzia per la rappresentanza negoziale della Regione. La soluzione dovrebbe avere il via libera anche dall’assessore all’Economia Alessandro Baccei, che ieri ha partecipato all’incontro con i sindacati insieme ai colleghi Bruno Caruso ed Ettore Leotta. Nei giorni scorsi, invece, Baccei aveva stoppato il tentativo di mediazione di Crocetta.
Assolutamente non soddisfatti rimangono Cgil e Uil. «Nessun accordo è stato raggiunto con il governo regionale e nessun protocollo d’intesa è stato firmato. Domani Uil e Cgil, come già stabilito, scenderanno in piazza per scioperare e per difendere i diritti dei dipendenti regionali», affermano Enzo Tango e Luca Crimi, per la segreteria della Uil Fpl, e Michele Palazzotto e Enzo Abbinanti, per la segreteria generale della Fp Cgil. «E’ necessario trovare – aggiungono – soluzioni concrete per i lavoratori della pubblica amministrazione e l’individuazione di risorse economiche reali per il settore. Chiediamo anche la riforma della Legge 10 del 2000 al fine di riorganizzare la macchina burocratica e consentire una giusta professionalità ai dipendenti. Sino ad oggi abbiamo ascoltato solo proclami e false promesse. Non possiamo rimanere schiacciati dalle contraddizioni interne di questo governo. Manteniamo, quindi, le iniziative di lotta già programmate ma confermiamo la nostra volontà a portare avanti un confronto utile al fine di tutelare tutti i dipendenti».
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