Sul fronte raccolta rifiuti lo scenario che si profila non sembra essere confortante per Catania e buona parte della Sicilia orientale. Sicula Trasporti, la società proprietaria dell’impianto che tratta i rifiuti indifferenziati di mezza isola, ha comunicato ai Comuni di aver ridotto la capacità di ben 400 tonnellate al giorno, passando da 1200 a 800 tonnellate quotidiane. I disagi si sono intensificati nelle ultime ore, in cui i camion sono rimasti in fila per ore. I mezzi minori non possono così trasferire i rifiuti sui camion più grandi che dovrebbero andare nel sito al confine tra le province di Catania e Siracusa: un disagio che condiziona anche la raccolta di altri tipologie di rifiuti. La comunicazione da parte di Sicula trasporti – amministrata dal tribunale di Catania dopo che la società è stata sequestrata ai fratelli Leonardi – è arrivata lo scorso 14 aprile. Nel giro di una settimana, i Comuni della zona stanno riscontrando già i primi disagi. Tra i primi a fare emergere le criticità è stato il Comune di Acireale, con l’assessore all’Ecologia Danilo Pulvirenti che ha definito «incredibile la situazione che si è venuta a creare. La Regione – ha affermato il componente della giunta guidata da Stefano Alì – aveva promesso di garantire almeno il conferimento del 35 per cento di rifiuti indifferenziati nelle discariche regionali, ma questo, di fatto, non viene garantito, considerato che i conferimenti arrivano senza alcun tipo di organizzazione, ponendo sullo stesso piano i Comuni virtuosi con quello che lo sono meno».
«Non è accettabile che anche i Comuni come il nostro, che hanno raggiunto il 65 per cento di differenziata, debbano avere problemi di accesso in discarica», rincarano la dose da Acireale. Pulvirenti ha fatto le proprie scuse alla città «per eventuali disagi che si verranno a creare, ma stiamo lavorando per migliorare il servizio di raccolta fornito ai cittadini seppur nella continua emergenza che ci troviamo a vivere per mancanza di programmazione regionale». Tutto arriva il giorno dopo la comunicazione da parte della Srr Catana Area Metropolitana, della riduzione, a partire da giugno, del numero di volte in cui verranno raccolti i rifiuti indifferenziati.
A segnalare i cumuli di rifiuti, anche nel centro storico del capoluogo etneo, sono stati anche alcuni cittadini. «Ieri, nella zona di via Vittorio Emanuele e in via San Gaetano c’è stato il mancato ritiro di carta e cartone – afferma un residente – Senza contare che ormai si registra immondizia anche a ridosso del Duomo. I cumuli di rifiuti aumentano e le segnalazioni dei cittadini non vengono accolte». L’utente ha sostenuto di aver segnalato la mancata raccolta di rifiuti alla Dusty, ditta che si occupa del servizio nella centro storico di Catania. «Mi hanno risposto che avrebbero preso in carico la mia richiesta, ma al momento nulla è cambiato. – dice ancora il residete – I vigili rispondono che possono fare soltanto le multe. A chi si dovrebbero rivolgere i cittadini?»
Dal canto suo Dusty afferma di essere a conoscenza della questione e sta provando ad arginare la situazione. «Siamo in contatto continuo con l’ufficio Ecologia del Comune – dichiarano gli uffici della ditta – Stiamo operando in base alle priorità, turno per turno. Fino a questo momento, nonostante abbiamo conferito giornalmente il 60 per cento circa dei rifiuti raccolti, i disagi sono stati minimi. È chiaro che adesso la situazione di emergenza si sta aggravando notevolmente. Si stima una quantità di rifiuti nelle postazioni di prossimità di circa 800 tonnellate. Oltre le 400 circa già raccolte e a bordo di automezzi ed attrezzature (che al momento non è possibile conferire in discarica). Abbiamo registrato qualche problema nella raccolta della differenziata dovuto al ritardo nella disponibilità di autocompattatori vuoti. In questi giorni – replica la ditta – gestiamo migliaia di segnalazioni. La priorità sono gli interventi di raccolta nei servizi essenziali, come per esempio mercati, scuole, caserme, istituti penitenziari, cliniche, case di cura e di riposo».
La vicenda è stata segnalata anche dalla Srr al governo regionale. Nei mesi scorsi era stata indetta una gara d’appalto per individuare una ditta capace di trasportare i rifiuti fuori dall’Isola. L’iniziativa era stata pensata proprio per i problemi riscontrati all’impianto di Sicula e all’aumento dei costi di conferimento. Tuttavia l’appalto ha avuto zero risposte da parte delle ditte interessate.
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