Gli autocompattatori di circa duecento Comuni, questa mattina, hanno trovato chiusi i cancelli di Sicula Trasporti, la discarica di proprietà della famiglia Leonardi che quotidianamente riceve quasi la metà dei rifiuti indifferenziati prodotti nell’Isola. La decisione, che ha creato gravi disagi nella raccolta della spazzatura, ha origine nel raggiungimento della capacità autorizzata dal governo regionale per l’anno in corso. Si parla di circa 315mila tonnellate di frazione organica del rifiuto indifferenziato. Rimanendo così le cose, dunque, la Sicilia piomberebbe nel giro di pochi giorni in uno stato di emergenza straordinaria.
«Abbiamo fatto presente agli uffici regionali già sei mesi fa che non saremmo riusciti a coprire l’intero anno – dichiarano dalla società a MeridioNews -. Non è un fatto improvviso, ma ampiamente prevedibile con i trend relativi al conferimento». In queste ore da Palermo sarebbero arrivate tuttavia rassicurazioni in merito a una deroga che garantirà a Sicula Trasporti di gestire i rifiuti in eccedenza. «Dovrebbe arrivare nelle prossime ore, già da domani i cancelli potrebbero riaprire», continua uno dei responsabili. L’aumento della capacità, stando alle stime fatte dalla società, dovrebbe arrivare a coprire i prossimi venti giorni, poi la situazione di oggi potrebbe ripresentarsi e la Regione ritrovarsi a concedere un’ulteriore deroga.
Quanto accaduto si inserisce in una fase che dovrebbe portare, nel giro di pochi mesi, alla riforma della gestione dei rifiuti. Questa almeno è la volontà del governatore Nello Musumeci, che conta di vedere approvato prima dell’anno il ddl che ha avuto già il via libera in commissione Ambiente e, di pari passo, esitare il piano di gestione regionale. Una riforma che mira a contenere il ciclo dei rifiuti in ambito provinciale, con la creazione di un’impiantistica pubblica. Uno scenario, questo, che inciderebbe anche negli interessi che fino a oggi sono stato soprattutto dei privati: Sicula Trasporti, ricadendo nel territorio di Lentini, oltre a dover superare la concorrenza del pubblico, si troverebbe, per legge, a potere ricevere solo i rifiuti provenienti dalla provincia di Siracusa.
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