La discarica di Bellolampo è alla vigilia di una serie di importanti passi in avanti, primo fra tutti quello della deroga da parte della Regione al conferimento nella sesta vasca, ormai pressoché satura, cosa che concederà alla Rap almeno sei mesi di tranquillità. Tranquillità minata dallo stato d’agitazione dei dipendenti della municipalizzata che si occupa della gestione dei rifiuti. È di oltre 30 milioni il credito vantato dall’azienda di piazzetta Cairoli nei confronti del Comune di Palermo, un dato che porta con sé l’accrescimento dei debiti della Rap verso Inps, fornitori e Fondo di previdenza complementare dei lavoratori.
La scelta dei dipendenti ha costretto la società a «ridurre servizi ritenuti secondari per dare un po’ di ossigeno alla raccolta dei rifiuti», come dice a MeridioNews il presidente Giuseppe Norata. Tra questi, il ritiro a domicilio dei rifiuti ingombranti, con le operazioni di spazzamento delle strade che vanno avanti, ma a rilento. L’incontro di ieri tra sindacati e azienda non sembra avere ottenuto i risultati sperati. Da una parte Norata che si dice possibilista, dall’altra i rappresentanti di Fp Cgil, Fit Cisl, UilTrasporti, Fiadel e Filas che parlano di «nulla di nuovo». Entrambe le fazioni però concordano su una cosa: a essere interlocutorio sarà l’incontro di lunedì tra amministrazione e le parti sociali.
«Non posso essere ottimista se prima non vedo la revoca», dice Norata. «Sui temi oggetto della vertenza (extracosti e Pef tari, ricapitalizzazione e rientro dei crediti, ndr) ci esprimeremo dopo l’incontro di lunedì con il sindaco», dicono le sigle sindacali. In serata, tuttavia, una nota della Rap getta benzina sul fuoco, con il braccio di ferro che diventa più serrato: «Lo stato d’agitazione continua a creare disagi nell’organizzazione dei servizi di raccolta dei rifiuti urbani – scrivono da piazzetta Cairoli – determinando già da qualche giorno la presenza diffusa di cumuli in numerose zone del territorio comunale. Eppure, negli ultimi giorni si sono svolte numerose riunioni tra i vertici di Rap e le organizzazioni sindacali, nel corso delle quali sono state fornite rassicurazioni e chiarimenti sui temi e sulle preoccupazioni evidenziate in ordine alle posizioni creditorie della società nei confronti del Comune, nonché sullo stato di salute dei conti aziendali della stessa Rap. A nulla sono valse nemmeno le rassicurazioni fornite dall’amministrazione comunale».
«Fallito questo ulteriore esperimento di conciliazione – conclude la nota – la Rap comunica che si provvederanno ad esperire in raccordo con l’amministrazione comunale senza indugio tutte le attività per salvaguardare la città di Palermo e saranno avviate specifiche verifiche degli strumenti contrattuali». Un avvertimento non troppo amichevole che fa seguito a quello comunicato nel pomeriggio dalle sigle che rappresentano i lavoratori: «Se dovesse proseguire il confronto con l’attuale inadeguatezza, avvieremo le procedure di raffreddamento che precedono lo sciopero». Insomma, la situazione è tutt’altro che sulla via della risoluzione. Il prossimo capitolo sarà scritto lunedì, la palla passa a Leoluca Orlando, che dovrà trovare argomentazioni valide per placare gli animi da entrambe le parti.
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