Scenario allarmante in via Rosario Riolo all’angolo con via Marconi, dove una catasta di sacchetti di immondizia attornia frequentemente un palo della luce, finendo anche in strada. In questi giorni addossato al muro c’è anche un materasso e i resti decomposti di quello che un tempo deve essere stato un tavolino di legno. A sentire parlare una commerciante del posto non sembra trattarsi di una novità, anzi. «È un’oscenità. Purtroppo è sempre così» esclama rassegnata. Eppure, attaccato al palo incriminato si nota un cartello in bella mostra che avvisa della presenza di una telecamera e aggiunge che «gli incivili saranno denunciati». Guardandosi intorno non si nota alcuno strumento di ripresa, eccetto quelli propri degli esercizi commerciali. La negoziante però insiste: «Le riprese avvengono davvero. A volte scatta anche qualche multa, le fanno per un po’ e poi non si vede più nessuno e la storia ricomincia».
Che una telecamera a controllo della turbolenta questione rifiuti ci sia o meno poco importa, perché Marco Frasca Polara, presidente dell’ottava circoscrizione, spiega come non solo non è un’iniziativa propria delle istituzioni locali ma che non rappresenta neppure un efficace deterrente: «Telecamera di chi? Autorizzata da chi? Sicuramente non dal Comune» e prosegue: «Visti i quotidiani cumuli ho fatto richiesta di derattizzazione nel sito». Frasca Polara conferma, dunque, che «l’annosa questione» è piuttosto nota e che le segnalazioni a chi è tenuto a occuparsene vengono fatte di continuo. Senza troppi risultati, però.
«I condomini delle traverse di via Marconi non sono dotati dei bidoni carrellati in quanto sono costituiti da meno di otto appartamenti. Per tale ragione tali signori si sentono in diritto di conferire i rifiuti all’angolo con via Marconi, malgrado gli sia stato consegnato anche un bidone piccolo per il ritiro della Rap» continua il presidente, che non si tira indietro e inchioda alle loro responsabilità anche chi dovrebbe contenere la situazione: «Nessuna multa viene fatta dai vigili, né tanto meno controlli. Ogni due o tre giorni la Rap passa a ritirare il cumulo di rifiuti, conseguenza diretta dei topi». Ma all’indomani della raccolta, eccoli di nuovo lì, indisturbati, quegli ormai familiari sacchi di immondizia. Non si salvano neppure le strade attigue, come via Sammartino, dove con una certa frequenza vengono abbandonati rifiuti a ridosso di un albero all’incrocio con la via Agrigento.
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