Rifiuti, nell’inchiesta su Progitec finisce anche Aidone Lapiana: «Se riconoscono le fatture, aumento le ore»

Non solo San Pietro Clarenza. A finire nelle carte dell’inchiesta Differenziata, che ieri ha portato all’arresto, tra gli altri, del sindaco clarentino Giuseppe Bandieramonte, è anche Aidone. Il piccolo centro dell’Ennese viene citato a pagina 86 dell’ordinanza e il motivo è presto detto: Aidone è uno dei Comuni in cui la Progitec, l’impresa guidata dall’imprenditore Angelo Lapiana, pure lui finito in carcere con l’accusa di corruzione, gestisce il servizio di raccolta rifiuti.

Al centro dell’attenzione della guardia di finanza è nello specifico una conversazione tra Lapiana e il dipendente della società che ad Aidone svolge il ruolo di capo cantiere. Siamo a inizio gennaio. Lapiana viene informato di una richiesta che sarebbe stata fatta dal sindaco Enzo Lacchiana, giunto quasi alla fine del proprio mandato elettorale. Il primo cittadino avrebbe espresso il desiderio di vedere aumentare il monte ore di un operatore ecologico già assunto dalla Progitec, che dovrebbe passare da quattro a sei ore giornaliere.

Dal canto suo, l’amministratore di Progitec non si scompone e rilancia, facendo presente al proprio dipendente di essere disposto a venire incontro al sindaco. La disponibilità, però, avrebbe avuto un costo. A fissare quella che per gli inquirenti sarebbe una vera e proprio contropartita è lo stesso Lapiana. «Se loro avessero risposto bene a quelle fatture aggiuntive che gli ho fatto per i maggiori costi, oggi non mi costava niente dirgli sì perché sapevo che comunque non avrei avuto nessun problema. Gliela metto in quella fattura aggiuntiva e problemi zero. Ma con il ragioniere sembra che non riusciamo a venirci a capo», lamenta l’imprenditore. 

La volontà, tuttavia, sarebbe stata quella di sfruttare a proprio favore il momento. E così Lapiana suggerisce al proprio dipendente di fissare un appuntamento con il primo cittadino. Alla presenza, se possibile, anche del dirigente addetto al servizio rifiuti e del ragioniere comunale. «Chiamaci – dice l’amministratore di Progetic -. “Ho sentito Lapiana. Ti viene a trovare lunedì, però giustamente quando ti viene a trovare fagli trovare il ragioniere”. E se lui ci dà la certezza che quelle fatture aggiuntive vengono in qualche modo riconosciute, io quelle due ore al giorno che gli devo riconoscere li carico nella fattura e – conclude l’imprenditore – problemi zero».

Contattato da MeridioNews, l’ex sindaco di Aidone non nega di avere parlato con il capocantiere, ma esclude che la richiesta abbia mai fatto parte di uno scambio con l’impresa. «Non ho nulla da nascondere – dichiara Lacchiana, che è stato sconfitto alle Amministrative di aprile -. C’era un operatore ecologico, un lavoratore serio, che in più di un’occasione mi ha fatto presente le proprie difficoltà economiche e il desiderio di potere essere impiegato per un numero maggiore di ore. Io ne ho parlato con il capocantiere, ma nessuno mi ha proposto uno scambio». Lacchiana, che dopo la delusione del voto si è anche dimesso dal ruolo di consigliere comunale, afferma che quella richiesta potrebbe essere stata esaudita: «Mi pare di ricordare che gli sono state aumentate le ore, ma del resto non so nulla». Tantomeno delle fatture aggiuntive a cui fa riferimento La Piana. «Ho fatto il sindaco e questa è materia da uffici comunali. Non posso ricordare tutto, ma posso dirle di non avere alcun timore – assicura Lacchiana -. Ho sempre fatto politica con passione, dai tempi del Pci al Pd. Oggi sono stanco e deluso per come è andata, ma comunque sicuro che nessuno possa mettere in dubbio la mia onestà».

I costi del servizio di raccolta e gestione dei rifiuti negli anni scorsi sono stati al centro del dibattito cittadino. Complice il passaggio dall’Ato all’Aro e la conseguente rimodulazione delle tariffe. L’ultimo passaggio ha registrato una rivisitazione del piano finanziario, passato da 730mila a 557mila euro annuali. «Ho saputo in giornata di quanto accaduto a San Pietro Clarenza e ai vertici della Progitec – commenta a MeridioNews l’attuale sindaco Nuccio Chiarenza, in precedenza consigliere comunale -. In queste poche settimane da primo cittadino posso dire che con la ditta non ci sono stati contatti che non fossero quelli previsti nell’ambito della gestione del servizio». Ad Aidone la società di Lapiana è giunta al secondo rinnovo dell’ordinanza contingibile e urgente, l’ultima possibile in termini di legge. «Indipendentemente da ciò che è accaduto, a settembre avremmo interrotto il rapporto – assicura il primo cittadino -. L’iter la gara d’appalto pluriennale è quasi giunto al termine». 

Simone Olivelli

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