Cumuli di pattume in strada a bloccare il traffico. È la protesta messa in scena oggi da un gruppo di residenti di via Cuba, angolo via Rosario Salvo, a Palermo. Stanchi della discarica a cielo aperto da settimane presente nella zona gli abitanti del quartiere hanno deciso manifestare in modo plateale. A fianco a loro il presidente della IV circoscrizione Silvio Moncada, che punta il dito contro il management della Rap. «È inadeguato – dice -. Da una settimana chiedo al presidente della Rap, Sergio Marino, di intervenire e, ieri, ho inoltrato le foto della discarica al sindaco Orlando, senza ottenere risposta».
Una condizione di degrado aggravata dai guasti agli autocompattatori dell’azienda di igiene urbana cittadina, ma che, secondo il presidente della IV circoscrizione, si ripete da anni. Senza che, denuncia Moncada, qualcuno «abbia mai dato seguito alle soluzioni proposte da questa circoscrizione».
Il bersaglio è ovviamente la Rap e i suo dirigenti. «Nonostante le promesse di miglioramento dei servizi, acquisto di mezzi nuovi e riorganizzazione aziendale – conclude Moncada – i risultati sono nulli». Così il presidente della circoscrizione lancia il suo appello al sindaco Orlando affinché provveda alla «sostituzione dell’intero cda Rap, a cominciare dal presidente Marino, totalmente inadeguato a questo incarico».
A stretto giro di posta arriva, però, la replica del diretto interessato. «Spiace apprendere per mezzo stampa che Silvio Moncada continua, ancora una volta, a rivolgersi all’azienda con toni forti e astiosi» dice Marino. Per il numero uno dell’azienda di piazzetta Cairoli, infatti, nei confronti dell’area della quarta circoscrizione è stata dimostrata «una notevole attenzione» avviando anche «un’iniziativa pilota di sperimentazione, unica nel territorio cittadino, di un modello di governo del territorio con il coinvolgimento di tutti i cittadini, commercianti, associazioni, volto all’ utilizzo dei beni comuni e interrotta inopinatamente dallo stesso presidente».
Per porre un freno, poi, ai «ripetuti attacchi personali» rivolti da Moncada al Cda di Rap e che «travalicano i consueti rapporti istituzionali», risultando anche «offensivi per i toni utilizzati, per le inesattezze riportate», il Consiglio di amministrazione della Rap annuncia che «valuterà se sussistono le condizioni per sporgere querela». Sul mancato spostamento dei cassonetti di via Cuba, Marino ricorda che «si stava valutando una soluzione equa che evitasse di favorire alcuni cittadini a discapito di altri».
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