Revocare le autorizzazioni rilasciate e sospendere in via precauzionale l’esecuzione della discarica in costruzione in contrada Rocca Carbone, nel Comune di Sant’Agata di Militello.
Lo chiedono, in uninterpellanza, i parlamentari del Movimento 5 Stelle all’Ars. I deputati si rivolgono al presidente della Regione, Rosario Crocetta, e all’assessore al Territorio e Ambiente, Mariella Lo Bello, per sapere se non ritengano opportuno intervenire per adottare i provvedimenti necessari per lannullamento del decreto emesso dallassessorato Territorio e Ambiente in data 20/7/2010 e se non intendano, previa verifica dell’opportunità di realizzazione del progetto e della regolarità dell’iter burocratico-autorizzativo, sospenderne in via precauzionale l’esecuzione.
Contro la discarica era stato presentato pure un ricorso da un gruppo di cittadini all’ex presidente della Regione, Raffaele Lombardo, per bloccare il procedimento di autorizzazione. Nel ricorso venivano elencate tutte potenziali pericolosità dell’impianto, sottolineando soprattutto il rischio di eventuali frane, oltre ad evidenziare che l’area prescelta per realizzarlo è ubicata in un luogo posto sotto vincolo paesaggistico, idrogeologico e sismico, vicinissimo alla Serra del re Monte Soro, definita Sito di interesse comunitario (Sic), e classificato dal PAI come sito a pericolosità elevata in merito alla possibilità di fenomeni di esondazione.
Che nessuno parli di tragedia inaspettata – affermano i deputati del Movimento 5 Stelle – quando poi queste dissennate decisioni porteranno ai
drammi che troppe volte abbiamo già vissuto in passato, frutto non di fenomeni naturali incontrollabili, ma di una totale mancanza di rispetto nei confronti del territorio che dovremmo, invece, tutelare e mettere in sicurezza.
Il Governo Crocetta – proseguono i deputati – continua a perpetrare le politiche adottate dai precedenti Governi. L’iter autorizzativo di tale discarica è privo di qualsiasi forma di buon senso. Prevedere una discarica nei pressi di un impluvio quale il Torrente Inganno è un atto criminale proprio perché si è a conoscenza della pericolosità di tali luoghi. Anziché implementare la raccolta differenziata, attivare e focalizzare tutte le forze per ridurre, riusare e riciclare i materiali post consumo, si continuano a prevedere discariche che altro non fanno che impoverire le famiglie e arricchire le ecomafie, e porre i presupposti per devastazioni ambientali. Evidentemente, quanto sbandierato in campagna elettorale è da considerarsi unicamente propaganda.
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