Rifiuti, guida nuovi ambiti ai Comuni più ricicloni «Sicilia prima per iniziative di sensibilizzazione»

I Comuni che differenziano di più saranno chiamati a guidare le nuove Autorità d’Ambito previste dalla riforma dei rifiuti all’esame della Commissione Ambiente all’Ars. Un testo su cui Musumeci punta molto per risollevare le sorti del ciclo dei rifiuti in Sicilia, illustrato ieri sera ad Agrigento nel corso dell’iniziativa «Rifiuti: da emergenza a risorsa» organizzata dalla presidente della Quarta Commissione all’Assemblea Regionale, Giusy Savarino, alla quale hanno preso parte sindaci, amministratori locali, autorità, cittadini e associazioni.

«Pensiamo a un ciclo dei rifiuti – ha detto Savarino – gestito in ambito provinciale. Ogni ambito provinciale avrà una gestione pubblica dei servizi di raccolta e smaltimento ed impianti che ne garantiscano l’autosufficienza e l’economicità. Da una parte abbiamo tagliato gli sprechi dei Cda, ma dall’altra abbiamo garantito e tutelato tutti i lavoratori del comparto. Vanno definitivamente in pensione le 27 ex Ato e le 18 Srr sostituite invece da 9 Autorità di governo d’Ambito dei rifiuti (AdA) guidate dal sindaco con la più alta percentuale di raccolta differenziata. Le Ada avranno il compito di pianificare, coordinare e controllare tutto il territorio provinciale».

Nel corso dell’iniziativa, Savarino ha anche denunciato che il governo regionale dal momento dell’inserimento ha «scoperto progetti di impianti pubblici abbandonati nei cassetti della regione siciliana da anni. Così ad Enna, a Ragusa, ma in particolare per Agrigento, la mia provincia, caratterizzata da troppo tempo da una sorta di monopolio privatistico, posso dichiarare con soddisfazione – ha aggiunto -che oltre alla riapertura della discarica pubblica di Sciacca e al finanziamento dell’impianto di Casteltermini, sarà finanziato anche l’impianto nell’area industriale di Ravanusa. Non sfugge a nessuno che la presenza di impianti pubblici serve a scardinare situazioni di monopolio e a calmierare i costi per il cittadino, che al momento sono tra i più alti d’Italia».

«Con questo lavoro complesso di riordino del sistema normativo e di pianificazione – ha concluso Savarino – si stanno ponendo le basi perché i rifiuti escano da un sistema emergenziale cronico che ha fatto la fortuna di pochissimi, e diventino una risorsa, un’occasione di sviluppo per molti».

Ma sul fronte dei rifiuti, quella di ieri sera non è l’unica novità annunciata dalle parti del governo. Una nota di Palazzo d’Orleans, infatti, questa mattina annuncia anche che «la Sicilia è stata la prima Regione d’Italia per numero di iniziative a favore dell’ambiente nell’ambito della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti appena conclusa. Migliaia di cittadini, di studenti, di volontari, di dipendenti dei comuni e della Regione, di sindaci e di amministratori pubblici si sono impegnati in oltre trecento manifestazioni in tutta l’isola». La campagna di sensibilizzazione sui temi della cultura del riciclo e della raccolta differenziata denominata #SiciliaPulita «ha segnato dunque un grande successo, con la Sicilia al primo posto seguita da Piemonte e Lombardia». In totale, le azioni organizzate nell’isola sono state 327, di cui 200 quelle promosse e organizzate dalla Regione.

«Le numerose iniziative organizzate da associazioni, scuole, pubbliche amministrazioni, imprese e singoli cittadini – evidenzia il governatore Nello Musumeci – dimostrano che c’è una Sicilia che ha a cuore le sorti ecologiche della nostra terra che può fare squadra. Questa sentita partecipazione assume un significato importante nella cornice della gestione dei rifiuti in Sicilia perché esprime la volontà diffusa di riscattare questa terra, investendo sui temi del riciclo dei rifiuti e della sostenibilità ambientale. Per dare sostegno al nuovo corso delle politiche ecologiche e ambientali intraprese da questo governo serve una grande presa di coscienza, uno sforzo comune in grado di dare vita a un grande movimento di opinione, di educazione, di civilizzazione che la Sicilia attende ormai da troppo tempo».

«Credo che il processo di normalizzazione della Regione siciliana, oggi possa essere declinato in termini di sostenibilità. E sostenibilità significa bellezza – aggiunge Musumeci – Per questo motivo desidero rivolgere un sentito ringraziamento per l’impegno profuso da tutti i partecipanti. Stiamo lavorando in silenzio quotidianamente per colmare i ritardi strutturali e amministrativi della nostra Isola, ma sono gli esempi come questi che ci incoraggiano nel profondo offrendo testimonianza perenne di impegno civile ed ambientale».

Miriam Di Peri

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