Della raccolta differenziata, che ancora in alcune zone del centro incespica e fatica ad avviarsi del tutto, la spia principale è la mancanza dei cassonetti per l’immondizia, tolti definitivamente dalle strade interessate. Ma non dei rifiuti. I palermitani più nostalgici, infatti, e restii ad abituarsi ad un servizio che ad oggi funziona a singhiozzo non rinunciano a gettare ancora la spazzatura nei posti di sempre, anche in assenza del cassonetto, creando delle mini discariche a cielo aperto agli angoli delle strade. Discariche che, però, si formano anche quando il cassonetto c’è ancora ma non viene svuotato per giorni, fino a quando qualcuno, esasperato, non pensa di risolvere il problema dandogli fuoco.
Non si contano infatti i roghi di cassonetti in tutta la città: da viale della Regione Siciliana, di fronte alla clinica Villa Serena a via Paolo Balsamo in zona stazione centrale e in via Felix Mendelssohn a Cruillas. Altri incendi in via Belmonte Chiavelli, in via Modica e nel quartiere Villaggio Santa Rosalia Medaglie d’Oro, in via Gustavo Roccella. Per strada ci sono ancora tanti rifiuti e sono previsti interventi straordinari nei quartieri Sperone, Brancaccio, Falsomiele, Villa Tasca, Cruillas, Uditore, Noce, Zisa e a margine del quartiere di San Filippo Neri.
La raccolta procede a rilento e il guasto all’impianto Tmb di Bellolampo non è stato ancora riparato e non lo sarà prima di dieci giorni ancora. Intanto, nelle aree del centro dove da martedì scorso è cominciata la differenziata, nei posti prima occupati dai cassonetti si sono create delle vere e proprie discariche e in alcuni condomini gli addetti al ritiro della spazzatura non sono mai passati, una situazione che si aggrava perché dopo il turno di carta e plastica, ieri nei bidoni condominiali è finito l’umido che non può essere riportato a casa, al chiuso, senza creare rischi igienici e sanitari.
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