Avrebbe riciclato i soldi dei boss in uno dei più noti e sfavillanti casinò d’Europa, quello di Saint Vincent. Mentre sulla carta risultava un imprenditore affermato, proprietario di un noto locale di ristorazione nella centralissima via Roma. I finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo hanno eseguito un provvedimento di confisca di disponibilità finanziarie e patrimoniali emesso dal Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione nei confronti di Giuseppe Citarda (classe ’66), per un valore complessivo di circa 700mila euro, a cui si è pervenuti a seguito di accertamenti patrimoniali disposti dalla locale Procura della Repubblica.
Citarda era stato tratto in arresto nel 2006, nell’ambito dell’operazione Saint Vincent, insieme ad altre 12 persone, in quanto risultava riciclare denaro di provenienza illecita, per conto della famiglia mafiosa di Villabate, mediante giocate effettuate presso il noto casinò (che come struttura era risultato estraneo ai fatti). L’imprenditore palermitano era considerato vicino a Gioacchino Badagliacca, elemento di spicco della famiglia palermitana di Corso Calatafimi.
Il decreto di confisca, ora divenuto definitivo, scaturisce dalle investigazioni economico – patrimoniali svolte dal Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Palermo su delega della locale Procura della Repubblica, che nel 2016 portarono al sequestro del noto locale Klikò, in via Roma, nonché rapporti finanziari e quote societarie.
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